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L'Europa collusa con gli Usa per i voli CIA

di BBC - 08/06/2006


Nel nuovo rapporto curato dal senatore svizzero Dick Martin per conto del Consiglio d'Europa si legge: "Appare ora piuttosto chiaro – sebbene siamo ancora lontani dall'aver raggiunto la verità – che le autorità di diversi paesi europei hanno attivamente collaborato con la CIA nello svolgimento di queste illegali attività"

Il rapporto in questione è stato curato dall'organo di supervisione europeo per i diritti umani, il Consiglio d'Europa.

Nel documento si afferma come esista evidenza del trasferimento di prigionieri accusati di atti di terrorismo in prigioni segrete della CIA, le quali si trovano – o si trovavano – in Polonia e Romania. Entrambi i paesi hanno smentito l'esistenza di tali carceri sul loro territorio.

Nell'ambito della policy of rendition (la politica delle "consegne speciali" dei detenuti accusati di terrorismo, NdT), la CIA ha segretamente trasferito i prigionieri in paesi dove è possibile essi siano stati soggetti a tortura.

Gli Stati Uniti hanno ammesso di perseguire la politica delle estradizioni dei sospetti, ma hanno negato di aver trasferito loro in paesi arabi con l'intento di sottoporli a tortura.

Il rapporto elaborato dal senatore svizzero Dick Marty giunge a seguito di un'inchiesta durata sette mesi. Le indagini iniziarono lo scorso novembre, tra i clamori suscitati dalle rivelazioni della stampa internazionale sull'esistenza di speciali centri di detenzione della CIA in Europa orientale. Marty ha recuperato piani dei voli, foto satellitari, e anche testimonianze di quei prigionieri che sostengono di essere stati rapiti.


"La ragnatela"

In un resoconto provvisorio dello scorso gennaio, Marty fece sapere che diversi governi europei quasi certamente erano a conoscenza di come i voli segreti di trasferimento dei prigionieri utilizzassero i loro spazi aerei o facessero scalo presso gli aereoporti del vecchio continente.

Nel nuovo rapporto si legge: "Appare ora piuttosto chiaro – sebbene siamo ancora lontani dall'aver raggiunto la verità – che le autorità di diversi paesi europei hanno attivamente collaborato con la CIA nel corso di queste illegali attività".

"Altri paesi scientemente lo ignoravano, oppure non volevano sapere".

Spagna, Turchia, Germania e Cipro sono i nomi dei paesi citati nel rapporto in quanto "postazioni avanzate" per operazioni di trasferimento dei detenuti, mentre, secondo il documento, Regno Unito, Portogallo, Irlanda e Grecia avrebbero servito da scali per i voli noleggiati dalla CIA.

Che aggiunge come Italia, Svezia e Macedonia abbiano consentito il sequestro dei prigionieri residenti dalle loro terre.

Le accuse più gravi riguardano la Polonia e la Romania, nazioni per le quali Marty afferma esistano sufficienti prove per dichiarare che ospitassero carceri segrete della CIA.

Nonostante il senatore svizzero ricordi come siano gli Stati Uniti a dover affrontare la responsabilità per questi voli, allo stesso tempo ha fatto notare che un tale piano avrebbe potuto essere messo in pratica "unicamente grazie alla collusione deliberata o improntata a negligenza da parte dei loro partner europei".

La "ragnatela" dei voli rendition si fonda su un approccio "totalmente alieno" alla bencheminima forma di rispetto dei diritti umani, ha concluso Marty.

 

"Black sites"

A Varsavia, il premier polacco Kazimierz Marcinkiewicz ha descritto le ultime accuse mosse al proprio paese come "calunniose", da parte sua la Romania ha rigettato le proprie in quanto "speculative".

A Londra, Tony Blair ha riferito che il rapporto "non aggiunge nulla rispetto alle informazioni di cui eravamo già in possesso".

Le rivelazioni sulle carceri della CIA apparvero sui media lo scorso novembre, quando il Washington Post riportò che l'agenzia Usa disponeva di strutture nell'Europa dell'Est, in Afghanistan e in Thailandia.

Si disse che più di cento persone erano state trasferite in basi denominate "black sites", costruite dopo gli attentati alle Twin Towers.

I report dei media europei iniziarono a diffondere notizie secondo cui la CIA avrebbe fatto ricorso ad aereoporti europei per i programmi di extraordinary renditions.

Sotto questo progetto, accuratamente tenuto segreto, le agenzie di intelligence statunitensi avrebbero ripetutamente spedito coloro sospettati di terrorismo in altri paesi per sottoporli a interrogatori, dove non avrebbero potuto godere di nessun diritto o protezione secondo le leggi Usa.

Washington ufficialmente non hai mai smentito di aver fatto trasferire prigionieri all'estero per interrogarli, ma ha sempre negato che siano mai state impiegate pratiche di tortura.

 


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Fonte: BBC
Traduzione a cura di Luca Donigaglia per Nuovi Mondi Media