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Lo specchio del mondo

di Luca Valentini - 06/09/2011


Il nuovo saggio di Giandomenico Casalino, noto avvocato leccese, filosofo tradizionalista e studioso della cultura giuridico-religiosa romana, si inquadra in una precisa visione del mondo, che già nelle sue ben note e precedenti opere, è riuscita a palesarsi con ampiezza di vedute e con una rara profondità d’argomentazioni.

Lo Specchio del Mondo, forse inconsapevolmente dal suo Autore, sorge per rispondere ad una necessità che si era palesata ai lettori del precedente saggio L’Origine (Edizioni Arya di Genova), cioè inquadrare in una prospettiva unitaria, i vari studi romanistici, giuridici, storico-religiosi, filosofici e di riflessione ermetica. Codesto testo, a parer nostro, risponde ottimamente a tale esigenza, esplicitando l’inderogabile sinteticità che ogni percorso d’analisi tradizionale deve assumere, pur nella molteplicità delle forme e delle prospettive di studio assunte. È la via del pensiero circolare che il Casalino ha ripreso da Hegel e dalla Tradizione Ermetica, che giustamente viene considerata inscindibile dalla Tradizione Classica (per noi sulle tracce di D.A. Pernety è valida anche l’idea opposta, di una necessaria dipendenza della Tradizione Classica grazie agli strumenti interpretativi della dottrina ermetico-alchimica) e che segna, come nel presente testo, l’Unità di Storia, Metastoria e Filosofia.

Riproponendo alcuni saggi apparsi sulle maggiori riviste della cultura tradizionalista, come Vie della Tradizione, Arthos, La Cittadella, con l’aggiunta di alcuni inediti, l’Autore cerca di stabilire, in molti spunti con risultati più che positivi, un’identificazione, che non è meramente culturale o di sterile erudizione accademica, ma, tramite il simbolo e il senso alto della filosofia arcaica, tra il processo di decomposizione dell’identità spirituale dell’Europa e le possibilità realizzative, di natura organicamente macrocosmiche quanto microcosmiche, che al ricercatore della Tradizione vengono offerte nella riscoperta di quell’immenso patrimonio sapienziale che è, senza limitazioni di spazio o di tempo, la Divina Scienza Indoeuropea, come il Casalino la inquadra negli studi e nelle personalità di Platone, di Hegel e di Julius Evola. In ciò gli approfondimenti sulla Romanità, sul senso ermetico del Nome, le disamine giuridiche e sociali sulla storia del ‘900 come della crisi epocale che investe non solo l’Occidente ma l’intero pianeta, non appariranno né isolate nè idealmente poco inerenti lo studio della manifestazione dialettica dello Spirito in Hegel, con la riattivazione del Pensiero come Vita e Causa Prima di uno sviluppo sottile, quanto filosofico e spirituale, sia di una data organizzazione sociale quanto del protagonista fondamentale di tutte le siffatte dinamiche, l’Uomo, nella sua diversificata e pur determinata unità psico-organica:

“…noi siamo idea-forma-ente che è la presenza del Progetto-Pensiero in quanto tale Pensiero è presente in noi come IMPRONTA della sua PATERNITA’ (Plotino) e siamo quindi della stessa natura profonda dell’Universo tutto: Pensiero, Intelligenza…”.

Il testo di non troppe pagine, infine, riteniamo possa essere un’utile introduzione agli studi più impegnativi del Casalino (Il Nome Segreto di Roma e L’Origine), come riteniamo possa coinvolgere emozionalmente e nel profondo il lettore attento, con dei contenuti essenziali per la comprensione di una visione del mondo tanto arcaica quanto necessariamente rivolta verso l’Interno, indi, verso il Futuro.