Corso sulla biodiversità rurale
di biodiversita - 28/06/2006
Corso sulla biodiversità rurale e la salvaguardia delle varietà di antichi ortaggi
San Leo (PU)15 - 18 luglio 2006
Inizio ore 19.00 del 15 luglio
Fine ore 13.00 del 18 luglio
Come salvare i semi e costituirsi una propria banca genetica familiare.
Circa 30 anni fa nascevano i primi embrioni dei movimenti di seed savers (custodi di sementi) e, assieme a loro, una rete di banche genetiche mondiali per rispondere all'esigenza di conservare i semi delle varietà più antiche di piante alimentari, quali ortaggi, cereali e leguminose di cui in quegli anni, con l'avvento della cosiddetta rivoluzione verde, stavano cominciando a scomparire. Purtroppo a distanza di tre decenni il problema di porre sotto conservazione l'ampio spettro della biodiversità rurale diffusa nel pianeta è ancora lontano dal realizzarsi, soprattutto in Italia, che ha avuto in passato una florida civiltà contadina. Sono ancora tante e innumerevoli le varietà di semi in attesa di essere riscoperte, catalogate e messe in stato di conservazione. Purtroppo anche il gesto stesso di raccogliere i semi dalle proprie coltivazioni e preservarli di anno in anno è stato dimenticato e i nuovi appassionati di orto familiare dipendono sempre più dalle sementi in busta che si acquistano nei supermercati o nei garden centers, sementi spesso ibride che non si possono nemmeno riseminare. In questo corso verranno esaminate tutte le tecniche di moltiplicazione dei semi ortivi più comuni, le distanze di isolamento fra le varietà per non rischiare di mescolarne le varietà con scambi di pollini, la pulizia delle sementi dopo la raccolta, le tecniche di stoccaggio ed essicazione, come evitare le malattie trasmissibili da seme, come ricercare vecchie e tradizionali del proprio territorio non ritrovabili in commercio ma dotate di gusti e qualità superiori, i problemi legislativi che rendono difficile la vita alle sementi. Si parlerà anche della loro coltivazione tramite tecniche di agricoltura naturale con la visita di esempi viventi di orti conservativi, di come costruire un archivio vivente casalingo di sementi e di come questo impegno di custodia di sementi possa essere trasformato in una attività capace di dare soddisfazioni economiche e autofinanziamento. Inoltre saranno illustrate le caratteristiche negative delle sementi ibride F1 in relazione alle produzioni in un orto familiare e perché invece indirizzare le proprie scelte verso le varietà a impollinazione aperta.
Temi affrontati nel corso
- Tutti i perché sulle varietà locali che richiedono conservazione
- Produzione familiare di semi nel proprio orto o giardino
- Selezione e lavorazione del raccolto di semi con uso di setacci
- Varietà ibride: perché evitarle e cosa comporta la loro scelta in un orto familiare, come disibridarle
- Creare la propria banca di semi: catalogazione, conservazione
- La ricerca e individuazione di semi locali: come cercare nel proprio territorio semi di piante alimentari e non tipici e tradizionali
- Le opportunità di lavoro con la riproduzione di sementi antiche
- Esercizi pratici nell'orto conservativo sull'impollinazione, autocostruzione di setacci (ognuno potrà portarsi a casa il suo proprio setaccio), pulizia di semi asciutti e umidi, funzionamento dell'essicazione, prove di germinazione, i germogli di semi come alimento
- Visita a orti di custodi di semi presenti in vallata, visita di un orto scolastico conservativo, visita all'orto dei frutti dimenticati
- Visita turistica serale alla città di San Leo
Alberto Olivucci
Da quando diventa agricoltore bio decide di moltiplicare sementi come professione e decide di dedicarsi alla scoperta del mondo dei seed savers. Il suo primo orto con varietà antiche nel 1996 e dal 2000 organizza un coordinamento italiano di collegamento fra cercatori di semi con l'associazione Civiltà Contadina di cui nel 2001 diventa presidente. Ora organizza una rete di salvatori di semi italiani. Vive nella sua fattoria a San Leo nelle Marche, in cui si svolgerà il corso.
Stile di insegnamento
Teorico e pratico, informale e partecipativo, con molti esercizi nell'orto e con i semi. I pasti sono condivisi e alcuni preparati assieme.
Il corso si articola in una giornata di teoria, una giornata di attività pratiche e una mezza giornata di visita a custodi di sementi presenti in Val Marecchia
Numero dei partecipanti
Massimo 10 persone
Luogo di svolgimento
Ca' del Santo, un casale molto antico nel comune di San Leo, PU. Per arrivare il tragitto prevede l'arrivo a Rimini.
In auto: l'uscita a Rimini Nord è la preferibile. All'uscita dall'autostrada si procede dritto e poi a destra. Alla prima rotonda si gira a destra e poi sempre dritto per 4 rotonde. Alla quarta rotonda girare a sinistra prima e poi dopo alcuni km al primo incrocio con semaforo a destra. Siete sulla strada per Arezzo e andate sempre dritto fino ad arrivare a Pietracuta. Li si svolta a sinistra per salire verso San Leo. Dopo 4 km da quella svolta, tre km prima di San Leo, ci si trova a Collina (Fraz. di San Leo). Li si cerca a destra una indicazione per Pietramaura e si gira . La prima strada a sinistra riporta un cartello per Ca' del Santo. Seguite le indicazioni fino a destinazione.
In treno: Arrivare alla stazione di Rimini e all'uscita recarsi alla piazzola per il pulmann che porta a Novafeltria. Si scende a Pietracuta dove in certi orari esiste un servizio navetta che porta fino a Collina. Verremo a prendervi una volta giunti a Collina, o a Pietracuta in assenza del pulmino locale. Gli orari delle corriere da Rimini li potete scaricare dal sito. (scarica orario)
Costo a partecipante
La quota di partecipazione per ogni singolo partecipante è di € 150,00. Nella quota è compreso sia l’uso delle attrezzature, sia il costo dei pasti.
E' richiesto il versamento di un anticipo di € 15 all'atto di iscrizione al corso sul ccp di Civiltà Contadina n. 10355477, causale "corso salvaguardia semi" e una volta fatto il versamento può bastare una email di avviso. Prima del versamento invece sarebbe buona cosa chiedere disponibilità
Note tecniche sul corso
- La cucina servita a Ca' del Santo è prevalentemente vegetariana. I pasti sono condivisi e alcuni preparati assieme.
- Ad ognuno verrà dato un piccolo quaderno di campagna su cui appuntare note, consigli, disegni. Non verranno distribuite fotocopie.
- Per chi viene da fuori sarà possibile pernottare in “stile campeggio”, o all'interno dei locali di Ca' del Santo o portando con se le proprie tende. Per chi vuole un comodo letto sono diponibili due semplici camere doppie con un modico sovrapprezzo oppure è possibile prenotare presso vicini agriturismi o bed & breakfast.
Contatti
Alberto Olivucci
Ca' del Santo
Via Varco Biforca 7
Fraz. Collina
61018 San Leo
biodiversita@biodiversita.info
cell. 3492996042
Tel. 0541 924036