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Gravidanza: l'esposizione a DDT ritarda lo sviluppo cerebrale del neonato

di Bdc/Adnkronos Salute - 10/07/2006



 

Altra conferma, il pesticida attacca il sistema nervoso dei piccoli


Roma, 5 lug . (Adnkronos Salute) - Chiariti gli effetti negativi dell'esposizione a sostanze tossiche come il Ddt durante la gravidanza.
I medici sapevano già da tempo che quando i pesticidi si accumulano nei tessuti di una donna in dolce attesa possono trasmettersi al feto attraverso la placenta.
Ma grazie a uno studio firmato da esperti dell'università di Berkeley (California, Usa) e pubblicato su Pediatrics, oggi è certo che questi veleni possono rallentare lo sviluppo neurologico del bambino anche una volta nato.
Attualmente luso del Ddt è stato bandito in parecchi Paesi, ma il pesticida continua a essere impiegato nelle zone colpite dalla malaria per prevenirne la trasmissione tramite gli insetti portatori.
Con l'obiettivo di approfondirne gli effetti sulle gestanti e sulla loro prole, gli scienziati americani hanno arruolato 360 future mamme effettuando test per rilevare le quantità di Ddt nel sangue.
Dopo il lieto evento, i ricercatori hanno studiato anche le caratteristiche neurologiche dei bimbi nati dalle donne arruolate a sei mesi, uno e due anni di età, utilizzando il metodo Bayley.
Si tratta di una tecnica di rilevazione del livello di sviluppo infantile molto semplice e precisa.
Ebbene, a maggiori quantità di Ddt nel sangue delle mamme corrispondeva una diminuzione del punteggio ottenuto dai piccoli, specie dai più grandicelli.



Bdc/Adnkronos Salute, 5 luglio 2006