Ménage à trois
di Beppe Grillo - 20/07/2006
Banche, imprese e media. Il terno al lotto italiano. Le banche possiedono le imprese o più spesso i loro debiti. E quando sono troppi li trasformano in bond per gli affezionati clienti. Banche e imprese possiedono i media che ne esaltano le virtù. I grandi editori italiani si chiamano Tronchetti, Benetton, De Benedetti, Berlusconi, Luca Cordero. Figure emergenti dell’imprenditoreditorbancario. Individui dai super poteri. Onnipresenti nei consigli di amministrazione. In prima persona o, come ventriloqui, con i consiglieri indipendenti.
Una matassa senza bandoli, nella quale ci sta tutto e il contrario di tutto. Gestita da una oligarchia che ha i debiti in azienda e i profitti sul proprio conto corrente. I media non possono giudicare le imprese e le banche che li possiedono, le banche non hanno alcun interesse a far fallire aziende partecipate e già fallite, le imprese in difficoltà usano le banche per trasferire il debito e i media per non fare emergere il collasso. Un triangolo delle Bermude, un’associazione di interessi, un buco nero in cui il cittadino scompare, l’azionista scompare, il lettore scompare. In piedi, solidamente ancorate al potere politico, rimangono sempre le banche. Le imprese, una dopo l’altra, vengono depredate. I media vivono di sussistenza statale, con le nostre tasse, e di pubblicità.
C’è qualcosa di morboso, di malato, di film a luci rosse per manager sadomaso in questi legami. Perchè la banca non deve fare solo la banca, il giornale solo il giornale, l’impresa solo l’impresa? Perchè al posto di un’economia ci deve essere un sistema? Forse perchè non c’è più un’economia?
Prodi ha colpito i tassisti che hanno colpito i giornalisti. Bersani ha pareggiato e gli italiani hanno perso. Se Prodi dovesse colpire i poteri forti cosa succederà? Perderà 10 a 0? Se imporrà una divisione netta tra informazione, finanza e impresa quanto durerà il suo governo? Una settimana? Ma se non lo farà quanto durerà l’Italia?