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Costanzo Preve. La passione durevole della filosofia

di Giacomo Pezzano - 24/12/2012

Una comunità che si ritrova a parlare di comunità. È accaduto venerdì 14 settembre al Club Velico di Cogoleto, gremito per la presentazione del libro che Piotr Zygulski ha dedicato a Costanzo Preve, uno dei filosofi italiani più controversi, tanto stimato fuori patria quanto spesso superficialmente criticato in patria. Il saggio (Costanzo Preve. La passione durevole della filosofia, Petite Plaisance, Pistoia 2012), che Preve stesso ha avuto modo di leggere e apprezzare, è il primo testo monografico che si occupa dell’insieme della produzione previana ed è preceduto da una mia breve presentazione: proprio per questo sono stato tra i “conduttori” della serata insieme all’autore, a Tito Ghiglione, titolare della libreria Fahrenheit 451 di Cogoleto ove il testo è acquistabile, e a Luca Valerio Rogledi, vivace e provocatorio filosofo locale. L’incontro, che ha avuto il saluto iniziale e la partecipazione del sindaco di Cogoleto Anita Venturi, ha visto il giovane ma già da tempo impegnato Piotr (tra le altre cose è segretario della Consulta Giovanile di Cogoleto) presentare – superando quell’emozione che da sempre fa rima con passione – tutte le complesse tematiche che la lettura dei testi previani gli ha sbattuto in faccia, dalle origini sociali della filosofia alla geopolitica contemporanea, dal marxismo al capitalismo, dalla necessità di un governo politico dell’economia alla questione filosofica della Verità. Protagonista della serata è stato il nostro presente, tanto dilaniato dalla crisi e dalle difficoltà che tutti stiamo vivendo, quanto aperto su un futuro che può essere collettivamente costruito e forse persino riconquistato. Chi si stesse chiedendo come ha reagito il “pubblico” di fronte a tutto ciò starebbe già sbagliando: non si è trattato di “parlatori” contrapposti a “uditori”, ma di un reciproco confronto che ha ben presto visto accendersi il dibattito, articolare punti di vista, osare soluzioni propositive, dalle più ingenue e provocatorie a quelle più meditate e a lungo termine, tra cui lo sprono a dialogare insieme per limitare un sistema che ormai è come un pazzo che parla da solo ad alta voce. Perché la filosofia, come tutti abbiamo convenuto, non è per nulla una semplice questione di riflessione fine a se stessa, astratta e lontana dalle nostre esistenze: è invece uno dei principali strumenti che possiamo, anzi, dobbiamo adottare per orientare le nostre condotte e problematizzare i nostri atteggiamenti quotidiani.

Proprio per questo di fronte all’apparente stupore del sindaco per il fatto che il giovanissimo Piotr fosse amante della filosofia e anche della musica, della politica, del sociale ecc., gli ho fatto presente che in realtà Piotr è amante di tutto questo proprio perché amante della filosofia. Perché amante della buona vita condivisa, che è in fondo il vero oggetto della filosofia di Preve, come Piotr ha saputo da subito riconoscere.

Insomma, più che presentare un semplice libro, si è trattato di mettere da subito in pratica e in scena il suo contenuto più profondo: una comunità alla ricerca di se stessa, alla ricerca della felicità di tutti i suoi singoli membri.