Malafede: il sole fa male
di Luciano Gianazza - 26/07/2006
Sembra la parola d'ordine che gira fra le rubriche e sui TG salute di questi giorni. Questo articolo è veramente irrispettoso nei confronti della scienza moderna. Dopo anni di personali osservazioni, devo dire che è davvero incredibile quanto la scienza sia asservita al mondo economico, e da quanta ignoranza e malafede sia impregnata. Il sole dunque fa male. E' relativamente vero perché i risultati delle ricerche e le evidenze riportate si riferiscono all'essere umano in uno stato patologico. Chi è questo essere in stato patologico, ovvero malato? E' la cosiddetta persona normale. Il suo stato patologico ha inizio dal primo biberon di latte artificiale e dal primo omogeneizzato che gli vengono propinati dopo il prematuro svezzamento, in contemporanea o seguiti dalla prima vaccinazione. Questo stato viene mantenuto con la tachipirina, a seguito delle prime inevitabili febbri e con gli antibiotici dopo la prima inevitabile bronchitina o congiuntivite. Poi si continua con le vaccinazioni di richiamo, altri antibiotici, sciroppi, cibi lavorati, alimentazione onnivora, carne pesce e caviale, prosciutto e melone, fast food, farmaci per ogni minimo disturbo e sintomo ecc. passando dall'infanzia all'adolescenza, alla maturità , alla mezza età alla terza età, terminando con la morte, a meno che non si decida di imbalsamare il corpo per conservare una solida memoria dell'estinto. Chiunque sia coinvolto in questo modus vivendi, si ritrova in uno stato di salute patologico, anche quando la persona sembra in relativa ottima salute. La persona normale, l'uomo medio, porta con se tutte le malattie latenti che si manifesteranno più avanti con l'età. Presto o tardi. Viene da dire: “Ma è normale, invecchiando l'organismo indebolito è maggiormente ed è altrettanto normale che ci si ammali”. Normale non significa che sia il modo in cui le cose debbano andare, significa che ciò che viene considerato normale è quella condizione che si presenta più di frequente, ma non vuol dire che faccia necessariamente parte dell'ordine naturale delle cose. La persona normale prende il raffreddore, l'influenza, ha la cervicale, l'artrosi, dopo i 50 anni ha bisogno degli occhiali da vista, ha già preso diversi farmaci, dagli antidolorifici ai diuretici, all'aspirina, e tutto quanto serve a togliere corrente al campanello che il corpo continua a far suonare per dirci che la casa sta prendendo fuoco. Quando arriva l'autunno, i conduttori delle testate giornalistiche iniziano ad avvertirci che sta per arrivare l'influenza, portata dal virus xhrtm789 dalla Cina. (Non arrivano mai dalla Francia o dalla Germania, o dall'America, non sono mai riuscito a scoprirne la ragione) Quindi la raccomandazione d'obbligo è vaccinatevi, vaccinatevi e vaccinatevi. Quando arriva il caldo, attenzione a vecchi e bambini, bere molto, stare all'ombra, verranno installate unità di soccorso specifico, e via di questo passo. Gli anziani che letteralmente schiantano nei periodi più caldi dell'anno, devono questo inconveniente spesso fatale non al caldo in sè, ma alle condizioni interne del loro organismo. Gli anziani, “si sa”, prendono un sacco di farmaci. Spesso sono soli, o i loro famigliari non li considerano in modo adeguato, e l'amplificazione dei loro disturbi permette a loro di ricevere un po' della carente attenzione. Il risultato è che vanno dal medico che, dopo averli ascoltati, non sempre con la dovuta attenzione, e dopo averli visitati, non sempre, anzi spesso senza averli degnati di uno sguardo, li manda in farmacia con la ricetta da cui usciranno con il sacchettino, o il sacchettone, pieno di scatolette. I farmaci sono sostanze tossiche le cui molecole non sono facilmente solubili e l'organismo non sa cosa deve fare con esse e le accumula dove possano danneggiare il meno possibile l'organismo. Possono rimanere per decenni dove li ha immagazzinati, spesso nei tessuti grassi, in una forma mucosa che aderisce ai tessuti adiposi, per impedirne il rilascio nel flusso sanguigno. Il calore è un potente solvente e questo muco tossico si scioglie e i veleni dei farmaci di ogni genere, presi per sintomi diversi in vari periodi nel corso degli anni, vengono riversati nel flusso sanguigno. Il corpo si trova a dover affrontare quel micidiale cocktail di farmaci, molti dei quali sinergici e, incapace di liberarsene, non riesce ad impedire l'avvelenamento dei vari sistemi e la persona sta malissimo e, se i sistemi collassano, muore. Ascoltando i TG, sentirai che al caldo viene data la colpa dei vari decessi degli anziani, ma i farmaci presi in passato, aggiunti a quelli che la persona stava prendendo fino a prima di morire, sono la causa di quelle morti estive. Basandosi su quanto capita ad un individuo normale, normale come ho appena descritto, che si espone al sole, la scienza ha stabilito che il sole fa male. Con i presupposti di cui sopra ha ragione. Ma i suggerimenti che dà per risolvere tale problema non sono indirizzati al conseguimento della salute di modo che poi il sole apporterà dei benefici, ma ai vari metodi per ripararsi dal sole, per evitarlo, per filtrare i suoi raggi. E' come mettere un cartello con: “Divieto di balneazione” sulla spiaggia di un mare inquinato, invece di risolvere l'inquinamento. Chissà che un giorno non troveremo cartelli con: “E' severamente vietato esporsi al sole. Servirsi degli appositi tunnel per recarsi al lavoro”. Allergie dovute ad Esposizione al Sole
Gli accumuli di grasso, o accumuli di cellule inutilizzabili dall'organismo, si formano in aree differenti nel corpo maschile e femminile, faccio l'esempio con il corpo femminile solo perché nelle donne si presenta maggiormente questa “allergia”. In quelle aree in cui possiamo vedere inequivocabilmente questi depositi, sono accumulate molte tossine, perché il nostro corpo, intelligentemente le deposita proprio lì, oltre in un paio di altri posti, lontano dagli organi importanti per impedirne l'avvelenamento. Quando ci si espone al sole per l'ormai agognata abbronzatura, il sole e il calore fanno sì che il corpo cerchi di espellere quelle tossine disciolte attraverso i pori della pelle. Questo porta a manifestazioni di pustole, foruncoli, eczemi, ecc. e il dermatologo o l'allergologo ti dice che il sole ti procura allergia e ti da una pomata o altro che fermerà il processo di disintossicazione in atto. E naturalmente il consiglio é di stare all'ombra, coprendo le braccia e il petto. Occhiali da Sole
Faccio una piccola parentesi: non vorrei essere frainteso, o considerato ostile nei confronti del popolo Cinese. Ho molta stima per loro, sono persone in gamba e ho amici cinesi, come di altre nazionalità e razze, non essendo questi presupposti che uso per valutare le persone, se mai avessi la presunzione di poter valutare indiscriminatamente altre persone. Non posso esprimere gli stessi sentimenti al governo cinese, che ritengo totalitario e soppressivo nei confronti del suo stesso popolo, e la produzione di "robaccia" viene imposta per mantenere dei prezzi apparentemente competitivi a scapito della qualità, ma sarebbero in grado di presentare dei prodotti di qualità pari a quella italiana e di altre nazioni occidentali. Agli occhiali da sole viene dato un valore di status symbol, se vuoi essere trendy devi averli, portandoli anche sulla testa quando il cielo è nero per il temporale. Lo psicologo dice che danno un senso di sicurezza, penso forse perché le persone timide possono nascondersi dietro di essi, e nessuno più le guarda direttamente negli occhi e sono libere di osservare le altre persone nei particolari senza essere colti sul fatto. Molte persone si infastidiscono se le guardi direttamente negli occhi, forse perchè la ritengono un'intrusione nella loro anima, come se potessi vedere i loro "peccati" le loro violazioni alla propria etica, le cose che non vorrebbero che la loro madre sapesse riguardo a loro stessi. La soluzione, più definitiva che portare occhiali neri, è quella di mantenere un cuore puro e di attenersi o rimettere in vigore i principi etici rinnegati, e di comportarsi in base ad essi. Allora potrai sorridere a chi ti guarda amichevolmente negli occhi. Puoi avere la prova di questo se guardi negli occhi un bambino piccolo, se hai un cuore puro continuerà a guardarti senza distogliere lo sguardo e contraccambierà il tuo sorriso. Se poi le persone che dovranno seguire la sua educazione non riusciranno a fargli comprendere l'importanza di attenersi ai principi che sono innati, inizierà ad abbassare lo sguardo. Non esiste una vera e reale necessità di portare gli occhiali da sole, altrimenti mi chiedo come l'uomo abbia potuto sopravvivere fino a prima che li inventassero. Le ragioni fanno parte dell'immaginario collettivo. Una persona mi ha detto una volta che si sentiva nuda senza occhiali. Penso che fosse per la stessa ragione per cui Adamo ed Eva si misero la foglia di fico.
Gli occhiali devono avere le lenti rigorosamente con i filtri per fermare i raggi “dannosi” del sole. Ripeto, tutto è vero, ma si riferisce all'organismo umano in stato patologico. Se si prendessero in esame quelle popolazioni che passano la maggior parte della loro vita esposti al sole, vivono e si alimentano in modo naturale, tutto quanto dicono non avrebbe alcun senso. Se prendiamo invece in esame gli abitanti delle grotte, gli ambienti ipogei, o sotterranei, caratterizzati da mancanza di luce, forte umidità e temperatura costante, scopriremo che racchiudono interessanti e complessi ecosistemi. Molti abitanti delle grotte presentano adattamenti assai marcati. Uno dei caratteri più comuni è la riduzione degli occhi, talvolta fino alla totale cecità; è maggiore, invece, lo sviluppo di altri organi sensoriali, come antenne e setole tattili. Un'altra caratteristica è la depigmentazione, cioè la mancanza totale o parziale dei pigmenti: gli animali appaiono spesso di un bianco latteo o di un giallo testaceo. Se li esponessimo al sole, li condanneremmo a morte certa, perché sono nati in un ambiente che i raggi del sole non raggiungono, e potremmo dire che a loro il sole fa male. Oggi si lavora in uffici illuminati da luci al neon, a spettro limitato, la maggior parte delle attività si svolgono in ambienti chiusi, ci esponiamo poco alla luce del sole, la pelle del corpo di molte persone è bianchiccia, grigiastra quando il corpo è pieno di tossine, stiamo lentamente diventando una specie ipogea. Uscendo all'aperto in una giornata di sole molte persone corrugano la fronte infastiditi dal sole e se devono guidare senza occhiali da sole sono persi. Se vogliamo mantenere questi parametri per concludere che il sole fa male, è la verità. Diversa è la condizione di molte persone che hanno imparato ad apprezzarlo, dopo aver ripristinato la salute vera del corpo, che è naturalmente attratto dal sole. Se ci rimettiamo in pista, assumendo stili di vita ed alimentari che ci permettano di riottenere una salute perfetta, diritto di nascita di ogni essere umano, allora potremo godere dei raggi del sole, come quando l'uomo fece la comparsa sulla terra. Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco , elaborato più di 80 anni fa dal Prof. Arnold Ehret, fornisce i mezzi per passare ad una alimentazione sana e nutriente che permette di ripulire l'intero corpo da tutte le ostruzioni accumulate in anni di alimentazione scorretta. Copyright © 2006 - Luciano Gianazza - Tutti i diritti riservati. E' permessa la pubblicazione dell'articolo citando la fonte con link attivo. |