'Grazie occidente'
di Erminia Calabrese - 31/07/2006
Le reazioni dei libanesi alla strage di Cana |
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“I bambini di Qana all'una di notte dormivano come angeli e sono stati uccisi nel modo più brutale. E si parla ancora di autodifesa? Cosa aspetta ancora il mondo?”. Michelle ha 26 anni, è sconvolta mentre manifesta davanti alla sede delle Nazioni unite. E’ successo di nuovo. Di nuovo a Cana, come nel 1996. All'una di notte, il fuoco dell'aviazione israeliana colpisce la base dell’Onu, dove avevano trovato rifugio centinaia di civili libanesi. Il bilancio è pesantissimo: almeno 60 morti, tra cui 37 bambini.
![]() Hassan, 21 anni, è lì con altri suoi amici. “La gente è stanca. Non crede più a nessuno...Dico grazie agli Usa e a Israele per le 'eleganti bombe'”, racconta.
Ziad, 26 anni, così commenta:” Forse i bambini libanesi sono dei sostenitori di Hezbollah e devono morire per la nuova democrazia nel Medio Oriente che Bush ha promesso al mondo”.
![]() ![]() Un uomo regge un foglio di carta a forma di bomba, sopra c'è scritto “Grazie, il messaggio è arrivato”. Si riferisce alle foto, che hanno fatto il giro del mondo, delle bambine israeliane che scrivono e disegnano sulle bombe. Un altro striscione, in inglese e arabo, recita “I soldi delle tasse americane ci stanno uccidendo”.
Anche Maher ha 23 anni: “Siamo stanchi di soffrire. Siamo un’estensione della sofferenza dei palestinesi. La gente dice che non siamo uniti. Non è vero. Il Sayyed Nasrallah non è stato mai amato come in questo momento. Grazie Hassan perché ti preoccupi di noi”.
Mohamad ha 24 anni. Anche lui è venuto a Beirut a manifestare contro la strage di Qana. “Il democratico stato di Israele sta bruciando bambini libanesi. Già dieci anni fa era successo e Israele è rimasto impunito. Quello che abbiamo imparato è che Israele può uccidere a suo piacimento e i suoi atti sono sempre non intenzionali”.
Joseph, 21 anni: “La gente in Libano è disperata. Ci domandiamo cosa voglia ancora Israele. Crede di lottare contro gli Hizbollah in questo modo? Non esistono piu cristiani e musulmani, siamo tutti uniti. E i nostri cuori pieni di rabbia e odio”. |