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Movimento 5 stelle: un’altra critica costruttiva

di Guido Dalla Casa - 05/03/2014



  Ho letto recentemente una critica al Movimento Cinque Stelle, ma questa volta si trattava di una critica costruttiva, anzi di un consiglio. E’ l’articolo di Sebastiano Caputo pubblicato in www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=47596 (25/2/2014).

  Vi si legge che il Movimento ha finalmente buttato alle ortiche la dicotomia destra-sinistra, ormai priva di senso, da relegare nei libri di storia. Destra e sinistra sono categorie del secolo scorso: tutto vero. Inoltre il Movimento ha individuato una nuova guerra, in corso, anche se le armi si vedono meno.

  Nell’articolo si legge anche: Tuttavia per risultare una forza integralmente anti-sistemica non basta battersi per la riconquista della sovranità nazionale. Questo è il più grande limite del Movimento 5 Stelle: la mancanza di una visione della totalità.

  Qui vorrei aggiungere qualcosa sulla “totalità”, diversa da quella citata da Caputo.

 Il Movimento Cinque Stelle non inserisce i problemi in una Totalità molto più grande, in un Tutto di cui siamo completamente parte, gli manca questo essenziale sottofondo, di cui forse non si rende conto. Poi potrà trattare i problemi più immediati, quelli che si trova di fronte nel mondo in cui è costretto a vivere. Ma dovrebbe inquadrare tutto in questo paradigma: non lo fa assolutamente.

 Siamo parte di un Tutto che ha una sua vita, potete chiamarlo l’Ecosfera, l’Ecosistema, o più semplicemente la Terra. Si continua a pensare come se l’economia fosse il problema principale, l’ecologia sarebbe un dettaglio, roba cui dedicarsi solo se resta il tempo, sarebbe l’”ambiente”. Invece l’economia è un dettaglio dell’Ecologia, non viceversa. Per rendersene conto, basta pensare alla scala dei tempi, o come vive nel suo complesso la Terra, di cui siamo parte come cellule di un Organismo. Il primo valore deve essere la buona salute dell’Organismo.    

  Gli altri problemi, spesso locali, sono tutti conseguenze. Anche al Movimento Cinque Stelle manca completamente l’idea di questo inserimento nel Tutto, nella Totalità. Invece dovremmo ricordarci che:  - ciò che non è economia, o addirittura che non riguarda soltanto la nostra specie, non è l’”ambiente”, ma è un complesso di trenta milioni di specie di esseri senzienti, con tutte le relazioni che li legano e tutti i movimenti-scambi interni che ne consentono la Vita, di cui noi facciamo parte integralmente.

  Cari amici del Movimento, se accettaste questo inquadramento “filosofico”, anche senza cambiare troppo la linea”pratica”, potreste anche avere qualche voto in più, visto che gli ecologisti italiani sono completamente abbandonati, disorientati, senza riferimenti “politici” di alcun genere. Di solito, non votano.