Siberia, foreste a rischio
di redazione - 31/08/2006
La Russia affitta a industrie del legno cinesi un milione di ettari di boschi abitati da popoli indigeni |
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![]() Tutto questo patrimonio ambientale e umano ora rischia di sparire.
![]() La regione interessata si trova tra gli oblast di Tjumen e Sverdlovsk, nella Siberia occidentale.
In questa zona vivono i popoli indigeni dei Chanti, dei Mansi, dei Selcupi e degli Elenchi.
“Lo sfruttamento illimitato delle risorse quali il petrolio, il gas, l'oro, i diamanti e l'uranio – denuncia l’Associane per i Popoli Minacciati – hanno già costretto i popoli indigeni siberiani a ritirarsi sempre più dalle loro terre e molti si sono così trovati costretti ad abbandonare il proprio stile di vita tradizionale. Sradicamento culturale, povertà, disoccupazione e malattia sono fenomeni che colpiscono in particolar modo i popoli indigeni e che fanno sì che l'aspettativa media di vita sia tra gli indigeni siberiani di oltre dieci anni più bassa rispetto alla media russa”.
![]() In Russia, questa notizia ha destato però più che altro preoccupazioni dal punto di vista politico. Un simile contratto di affitto di territorio nazionale a un paese straniero, riguardante un’area così vasta e per un periodo di tempo così lungo, ha infatti suscitato l’allarme di chi teme una nuova forma di colonialismo economico cinese. |