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Anomalia intollerabile

di Lorenzo Parolin - 25/03/2015

Fonte: Arianna editrice


 


 

Il mondo è pieno di gente che maltratta e spenna i suoi simili ingrassando dalle risate e credendo con ciò di ottenere dei vantaggi per sé, invece non fa che ammassare carboni ardenti sulla sua testa.

Attenzione! In un mondo fondato sul bene, il male è un’anomalia tollerata pro tempore, poi, o qualcuno lo ripara, o alla resa dei conti il responsabile perisce. Non è concesso a nessuno di fare il male e di cantare vittoria!

Data la debolezza umana e la dimensione smisurata del Maligno, Dio Figlio è sceso in nostro aiuto: si è caricato tutto il male del mondo sulle sue spalle ed ha condonato tutto a tutti! Ma ad una condizione: che nel corso dell’esistenza il “malato” (malvagio) si penta, si orienti al bene ed espii almeno una frazione delle sue colpe con penitenze, opere buone e perdonando un po’ del male che gli piove addosso. Deve diventare cioè un piccolo cristo, in modo da alleviare un po’ le sofferenze del Cristo, o mostrare almeno un po’ di buona volontà.

Chi non si converta finché è in tempo, nemmeno Cristo può più salvarlo, perché, non mettendosi al suo seguito, si colloca automaticamente nella schiera dei dannati. Brrr!

 

Seguire la propria coscienza non è già sinonimo di cosa buona, a meno che uno non se la sia prima formata alla scuola della Verità, cioè sul logos (la parola del Signore), che è latte spirituale. Allora si diventa discepoli di Cristo, il conoscitore e il divulgatore della Verità; diversamente si è solo discepoli di sé stessi, e quindi altamente soggetti all’errore.

 

 [rif. www.lorenzoparolin.it L8/684-685]