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Beffare il ragno

di Lorenzo Parolin - 14/04/2015

Fonte: Arianna editrice

 

Il Sistema è molto compromesso. L’operazione di suzione esercitata dai vertici sulle basi è poderosa. Le probabilità di un riequilibrio sono scarse: troppo ben piazzati e determinati i succhiatori, e troppo tonti e creduloni i succhiati.

La scalata dei forti è frutto di una guerra di nervi. Essi mantengono una pressione costante sul debole e creano distrazioni in attesa di una sua disattenzione, per guadagnare posizioni: il ragno tesse pazientemente la sua tela appiccicosa e appena la mosca la sfiora scende veloce verso la preda e la lega più stretta di un salame. A quel punto, solo un aiuto dall’Alto può salvarla e beffare il ragno: lo chieda dunque questo aiuto a chi da morto ha sfondato il muro della morte ed è uscito potenziato dall’altra parte!

Sembrava che con la morte di Cristo tutto fosse perduto, e invece ecco la Risurrezione a sparigliare le carte e a ribaltare le sorti. L’uomo-Dio ha visitato la morte carico di energia positiva (l’amore) e anziché spegnersi agli inferi è riemerso vincitore come aveva predetto, lasciando con un palmo di naso il vincitore apparente. La morte si è rivelata l’unico mezzo per raggiungere la vittoria; e il Male, ignaro dell’epilogo, ha lavorato alacremente per la vittoria del Bene, e quindi per la propria sconfitta: che beffa!

Ora, poiché Cristo ha assicurato che quella possibilità di vincere è concessa a chiunque creda in lui, non sarà il caso di imitarlo, e volere intenzionalmente sempre il bene di tutti, anche di chi ci mette in croce?

- Ma va là che sei pazzo!

- Ti capisco, ma io trovo che la Pasqua sia una poderosa flebo che mi carica ogni volta di nuova energia.

 

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/679]