Gli Usa visti dalla Cina
di redazione - 05/09/2006
Per il ‘Quotidiano del Popolo’ non ci sono dubbi: la quarta guerra mondiale è già iniziata |
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Alcuni giorni fa, il politologo americano Bernard Lewis ha scritto un articolo affermando che “il nostro pianeta è sull’orlo di una nuova guerra mondiale” e che essa “avrà inizio il 22 Agosto in Medio Oriente.” Noto come l’autorità americana sullo studio dell’Islam, Lewis è lo storico preferito dal Presidente George W. Bush. La profezia ha avuto un effetto esplosivo ed ha causato un tumulto in tutto il mondo. Il 22 Agosto è passato. Sembra che i timori di Lewis fossero infondati e il suo avvertimento sull’imminente guerra mondiale solo volto a far colpo.
Gli americani parlano in continuazione di una guerra mondiale imminente. Infatti, Bernard Lewis non è la prima persona a diffondere teorie su una nuova guerra mondiale.
Negli Usa si parla tanto di guerra mondiale. Già nell’ottobre 2004, Michael Ledeen, consigliere del Pentagono e titolare della Freedom Chair dell’American Enterprise Institute, aveva detto che colpire l’Iran avrebbe portato a una guerra su scala mondiale. In seguito, R. James Woolsey, ex direttore della Cia, che sostiene che la guerra fredda fu in effetti la terza guerra mondiale, ha pubblicato un articolo intitolato: “La quarta guerra mondiale: Perché combattiamo? Per chi stiamo combattendo? Come dovremo combattere?”
Anche il neo-conservatore Norman Podhoretz ha scritto sulla “quarta guerra mondiale” e ha dichiarato una volta che i paesi del Medio Oriente sono stati messi insieme artificialmente dopo il declino dell’Impero Ottomano. “Alcuni paesi creati durante la prima guerra mondiale possono essere smantellati nella quarta guerra mondiale.”
All’inizio di agosto, Newt Gingrich, ex presidente della Camera dei Rappresentanti, ha detto: “A me sembra che siamo coinvolti nelle fasi iniziali di una nuova guerra mondiale.”
Ben presto, David Bosco, caposervizio della nota rivista americana ‘Foreign Policy’, ha contribuito alla discussione, scrivendo: “Potrebbe essere questa la vigilia di una nuova guerra mondiale?”
Dagli studiosi agli ufficiali, la discussione sulla guerra mondiale continua, acquistando slancio dal senso di crisi diffuso negli Stati Uniti. Tuttavia, esso sembra frutto dell’immaginazione americana.
Le tante battaglie della terza guerra mondiale contro l’Urss. Per più di mezzo secolo gli Stati Uniti sembrano essersi preparati allo scoppio di una guerra mondiale. Dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, il Generale americano George Barton chiamò il Maresciallo sovietico Georgi Zhukov “figlio di puttana” dopo che i loro eserciti avevano unito le loro forze sul fiume Elba. Questa affermazione fu quasi causa di una grave guerra. Cinque anni più tardi, gli Stati Uniti furono coinvolti in una guerra civile in Corea del Nord. Il Generale Douglas MacArthur dichiarò anche che gli Stati Uniti avrebbero scatenato la terza guerra mondiale. Sebbene non ci sia mai stata una guerra nello stile della prima o seconda guerra mondiale, soprattutto a causa del deterrente nucleare, emerge un nuovo tipo di guerra. Gli Usa hanno sviluppato un proprio metodo “cerca e distruggi” , eliminando e sconfiggendo gli stati uno ad uno. Dalla fine della seconda guerra mondiale, gli Usa ed i loro alleati sono stati impegnati in guerra; Corea del Nord (1951), Vietnam (1961), Grenada (1983), seguiti da Libia, Panama, Guerra del Golfo, Kosovo, Afghanistan ed Iraq.
Oggi puntano il mirino contro Iran e Corea del Nord. Le fiamme della guerra accesa dagli Stati Uniti si estendo a tutto il mondo.
E adesso la quarta guerra per la conquista del mondo. Lo studioso britannico Vassilis Fouska, in un suo libro intitolato “Nuovo imperialismo americano”, dichiara: “La guerra di Bush al terrorismo e il sangue versato per il petrolio hanno causato grande preoccupazione in Europa e negli stessi Usa. I nuovi imperialisti americani usano la retorica della pace, della democrazia e della libertà per mascherare i loro intenti”. Gli Stati Uniti hanno acquisito una posizione di dominio giocando in politica estera il ruolo di “salvatori del mondo” sin dal 1945. Ora gli Usa hanno sostituito la ‘guerra al comunismo’ con la ‘guerra al terrorismo’ come pretesto valido in ogni occasione per un’espansione militare e politica globale. E’ un vecchio trucco americano quello di montare una campagna pubblicitaria su una nuova guerra mondiale. Stanno solo entrando in un nuovo stadio della guerra mondiale nella quale sono impegnati da anni.
La nuova guerra mondiale riflette le inadeguatezze strategiche degli Stati Uniti.
Storicamente, ogni qualvolta gli Usa sono stati in difficoltà sul campo di battaglia, ci sono stati gruppi di persone convinte che la risposta fosse proprio espandere la guerra. Questo sembra essere diventato parte della cultura strategica degli Usa. Gli Stati Uniti hanno valutato l’utilizzo di armi nucleari diverse volte durante le guerre in Corea e in Vietnam. Ora si concentrano sul Medio Oriente.
Una potenza forte ma immorale e ingiusta non può vincere. Oggi, gli americani si considerano altamente qualificati per parlare di guerre mondiali. Solo gli americani sono sufficientemente coraggiosi da scatenare una guerra mondiale. Gli Stati Uniti hanno vinto due guerre mondiali e la guerra fredda. L’esercito statunitense può mobilitarsi in qualsiasi parte del mondo. Con quasi un migliaio di basi militari nel mondo, l’esercito Usa ha una capacità di combattimento senza precedenti.
Ma agli Usa manca una certa consapevolezza di sé e la capacità di esaminarsi oggettivamente. Se gli Stati Uniti con tutta la loro potenza militare non riescono a smantellare un’organizzazione slegata che non ha il supporto di un'entità politica nazionale (come Al Qaeda), come possono credere che la risposta sia una nuova guerra mondiale?
Gli Usa hanno vinto tutte le precedenti guerre mondiali. Però, queste erano guerre di un mondo contro un altro mondo. Ora gli Stati Uniti vogliono conquistare il mondo intero. Ma senza la moralità o la giustizia dalla loro parte, gli Usa non sono così potenti come credono. In più, non sono in grado di capire con chiarezza il ‘mondo’ del nemico. |