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Moneta coloniale africana della Francia: eppur si muove!

di Nicoletta Forcheri - 12/10/2015

Fonte: mercatoliberotestimonianze.blogspot


French-military-bases-in-africa

Dice il mio informatore africano Mawuna Remarque Koutonin​:



Ho saputo oggi che la Francia sta suggerendo alle sue colonie africane un nuovo protocollo in merito alla moneta coloniale chiamata CFA.
La Francia ha paura.
Una grossa manifestazione è prevista per il 30 ottobre, in Francia, di fronte alla fabbrica che stampa la moneta in Francia per 14 colonie africane. Durante gli ultimi mesi, una consapevolezza mondiale sui crimini della Francia in Africa aveva posto una pressione senza precedenti sui governi africani a cogliere l'opportunità per liberarsi della moneta coloniale. Era stato raggiunto un momento apicale. Per quanto incredibile che ciò possa sembrare, alcune tv pubbliche di alcune colonie francesi hanno avuto il coraggio sufficiente per rendere pubblica la consapevolezza e dibattere del sistema di spoliazione sistematica francese. Chi lo avrebbe mai creduto?

Un ministro in funzione dal Togo aveva definito la moneta  "schiavismo volontario" degli africani. Un Presidente in carica aveva criticato pubblicamente la moneta coloniale dicendo che "L'Africa non potrà mai svilupparsi con la CFA". Il mio articolo di due anni fa che aveva scatenato una campagna internazionale adesso è tradotto in 15 lingue e sostenuto da migliaia di opuscoli.

Noi che abbiamo condotto questa campagna con successo siamo tuttavia preoccupati  per le reali intenzioni del regime francese. Non ci fidiamo dei regimi europei. Inganno, avidità, menzogne e violenza sono il marchio di fabbrica degli europei. Le colonie africane dovrebbero accettare un nuovo protocollo dalla Francia o dovremmo approfittare delle condizioni positive per liberarci una volta per tutte della moneta coloniale?

I nostri "presidenti" hanno il coraggio di cogliere il momento per cui abbiamo tanto lavorato?

In altri articoli e interviste avevo già sottolineato come la creazione della moneta cosiddetta unica dovrebbe già di per sé essere nulla - nulli i trattati - per il semplice fatto che uno dei paesi aderenti stampa moneta in barba ai vincoli di Maastricht che oltre al divieto di stampa, impongono una stretta separazione tra Tesoro e Banca centrale: ora la Francia stampa tale moneta coloniale africana attraverso il Tesoro in collaborazione con la Banque de France. Ciò significa che il Tesoro controlla la Banca centrale almeno in questa attività - o viceversa? - o che per lo meno non c'è quell'indipendenza di cui l'Europa ha fatto un chiodo fisso, condizione sine qua non della moneta presuntamente unica.

Ma c'è di più. Il Tesoro francese decide quanta moneta coloniale stampare, per chi stamparla, a quali interessi stamparla. Ma c'è ancora di più. Tutti i proventi derivanti dall'emissione di tale moneta - reddito monetario - oltre alle riserve esosissime obbligatorie richieste dalla Francia a tali colonie in VALUTA ESTERA (dollari, euro, e quant'altro dell'ordine del 65 fino all'85%, praticamente tutti i proventi dalle esportazioni!!) vanno su un conto del Tesoro francese circondato da SEGRETO DI STATO. Nessuno sa a quanto ammonta né a cosa viene devoluto il suo importo.

Ve lo dico io: tra le altre cose a finanziarie - in deroga della normativa antitrust dell'UE contro gli aiuti di Stato - l'industria nucleare tipo Areva, EDF ma anche Suez Gaz de France, che serve tra le altre cose a tenere in vita con la forza il corso forzoso di tale moneta coloniale.

Ma adesso per oscure ragioni inerenti ai progetti dei piani alti, che includono la fine di questa Europa, la Francia è nella morsa mortale del fato incrociato con la Germania che pur essendo avvantaggiati come Stati, sono segnati come destino di popoli europei, esattamente come tutti gli altri.

Ha ragione il mio amico, forse è proprio il momento buono per liberarsi della moneta coloniale africana. L'Europa è in declino, sommersa dal piano kalergi di invasione di milioni di africani mentre l'Africa, in ripresa, forse anche grazie agli investimenti cinesi, può sperare nel suo sogno di liberazione dal colonialismo mai morto.

E a quando il turno dei popoli europei?


Altri riferimenti:

http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.it/search?q=cfa