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Ottimismo

di Lorenzo Parolin - 23/11/2015

Fonte: Arianna editrice


 


 

Ha senso essere ottimisti o pessimisti?

No! Ottimismo e pessimismo, sono delle iper o delle ipo valutazioni della realtà: delle sciocchezze! Ciò che veramente conta è essere realisti; tuttavia, se nella realtà quotidiana ti senti sorretto da una forza impalpabile che provvede a soccorrerti gratuitamente ogni volta che hai esaurito le tue energie individuali, allora, a ragion veduta, ha senso definirsi ottimisti e chiamare Provvidenza o Grazia quella stampella invisibile.

Ti senti capace di resistere alla tentazione di ingozzarti di vanità? Ti senti come guidato (tenuto per mano) in mezzo a mille tribolazioni, difficoltà, amarezze e insuccessi? Sperimenti sovrabbondanza di vita e senti energia sprizzare da tutti i pori?

Allora sei stato visitato dallo Spirito e omaggiato con uno dei suoi sette santi doni: la fortezza. Il male può continuare a procurarti profonde ferite, ma oramai tu sai sopportare il dolore e approfittare dei tagli da lui inferti al tuo uomo-bruco per far uscire da esso la farfalla dello spirito. Il Male agisce con lo scopo di farti male, per dissuaderti dal procedere nella direzione della realizzazione della tua vera natura, ma il Bene è più forte e sa utilizzare anche il male a fin di bene.

Vieni forse disprezzato per lo scarso successo materiale/mondano realizzato, per il raggiungimento del quale tu in realtà nemmeno ti sei cimentato?

Non badarci! I tuoi detrattori subiscono il fascino della farfalla che vedono in te e della leggerezza d’animo che essi non conoscono.

 

 

L’uomo è un essere che aspira a realizzare la sua natura spirituale, cioè a ricongiungere la propria goccia al mare dell’Essere, e ne è appagato nella misura in cui avanza lungo questo cammino. Il Male, tuttavia, rende insidiosa e dolorosa questa via, per dissuaderlo dal percorrerla, mentre rende attraenti e piacevoli tutte le laterali; esse, però, portano alla perdizione.

 

 

 [rif. www.lorenzoparolin.it L8/260]