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Scoperti due bovini positivi alla Lingua Blu

di la nuova ecologia - 11/09/2006

mucche
Trovati due esemplari infetti nelle province di Cuneo e Cremona. Altri casi nel Nord Europa. Le rassicurazioni del Ministero della Salute: «Non c'è rischio per l'uomo, adottate le misure di controllo»
Due bovini sono risultati positivi alla Blue Tongue (febbre catarrale degli ovini) nel Nord Italia, in particolare nelle province di Cuneo e Cremona. Lo rende noto il ministero della salute in una nota, sottolineando che sono scattate tutte le misure di sorveglianza e controllo e che non sussiste «alcun pericolo per l'uomo». Recentemente, rileva il ministero, «sono stati accertati nel Nord Europa dei focolai di Blue Tongue - Lingua Blu o febbre catarrale degli ovini, malattia infettiva che colpisce l'apparato respiratorio di bovini ed ovi-caprini ma che non si trasmette all'uomo - sostenuti da un sierotipo 8, mai presente nelle Regioni italiane interessate negli anni scorsi dall'epidemia di Blue Tongue.

Tenuto conto che l'Italia, sulla base dei consolidati scambi commerciali, ha introdotto animali dai Paesi interessati quali la Francia, il Belgio, la Germania e l'Olanda, si è provveduto a rintracciare tempestivamente gli animali introdotti. Dai controlli effettuati – afferma il ministero – sono stati trovati due bovini, in provincia di Cuneo e di Cremona, non negativi ai test per la Blue Tongue, come verificato dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali competenti per territorio, gli Izs di Brescia e di Torino». I dati sono stati confermati oggi dal Centro di referenza nazionale, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, e in attesa che venga individuato il sierotipo responsabile della malattia, che non si trasmette all'uomo, il ministero sottolinea che sono state avviate «tutte le misure sanitarie previste».

Comunque, al momento, precisa ancora il dicastero della salute, «non si prevedono misure restrittive nei territori interessati». Per fronteggiare questa nuova emergenza è prevista, per martedì 12 settembre, una riunione dell'Unità Centrale di Crisi per la Blue Tongue, presso il Dipartimento per la Sanità Pubblica veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti, al fine di valutare la situazione epidemiologica ed integrare le misure già intraprese nelle Regioni interessate.Il Ministero della Salute, in accordo con le Regioni interessate, conclude la nota, «ha messo in atto gli interventi di controllo sierologico e di sorveglianza clinica negli allevamenti interessati per escludere la presenza del morbo nelle aziende del Nord Italia, secondo il sistema di sorveglianza nazionale, già ampiamente collaudato».