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La meraviglia

di Lorenzo Parolin - 21/05/2016

La meraviglia

Fonte: Arianna editrice

Il meglio per ciascun uomo è accogliere pienamente la logica misteriosa della croce, la quale invita a farsi servitori per amore e a seminare il bene anche in un mondo completamente marcio: esattamente l’opposto della logica corrente. Lo so che verrebbe da scoraggiarsi nel vedere il male dilagare e corrompere anche le istituzioni preposte a combatterlo; ma non è forse scritto che l’epilogo finale avverrà nella piena potenza di Satana? È dunque normale che il male sia in espansione!
Mi rendo conto che sarebbe umano sperare nel successo della propria azione controcorrente tesa a disinfettare e a sanare questa realtà putrescente, ma non siamo noi i giustizieri o i salvatori del mondo. A noi è chiesto solo di lavorare virtuosamente da bravi tattici negli interstizi di questa realtà compromessa. Lo stratega è Lui.
La meraviglia è che anche in un ambiente così deteriorato Dio continui ad attirare a sé e a salvare gli ignavi, i violenti e gli sciocchi avvalendosi del lavoro di semina dei suoi seguaci più fedeli ai quali, come gratifica, concede la gioia del cuore. Questa basta e avanza per preservare i buoni dalla depressione o dalla tentazione di agire aggressivamente in mezzo a tanto degrado.
Qualcuno dirà che non è vero che la vita dell’uomo di fede sia sempre accompagnata dalla gioia spirituale, perché alcuni fedeli sperimentano l’abbandono da parte di Dio (come accadde a madre Teresa di Calcutta e a molti altri mistici), abbandono che provoca una vera e propria disperazione con annessa sofferenza fisica e spirituale intensa. Anche Cristo, sulla croce, provò l’abbandono.
È vero, la notte dello spirito è una prova angosciante, ma sono eccezioni riservate alle anime più sante che hanno già sviluppato una fede profonda. In quei casi, tuttavia, il sostegno divino non viene meno, anzi, la vicinanza di Dio è tale da abbagliarli e far loro considerare come buio l’accecamento da troppa luce.


[rif. www.lorenzoparolin.it L8/761]