Neurochimica delle relazioni sessuali
di di Marnia Robinson - 10/11/2004
Rebecca: Sollevi delle domande molto crude sul perché le nostre relazioni falliscano e sul perché succeda così spesso. Per quale motivo ci disamoriamo? Succedeva anche ai nostri nonni? Ai nostri avi? Marnia: Ci disamoriamo perché siamo biologicamente programmati per questo. La parte primitiva del nostro cervello ci spinge verso comportamenti che facciano circolare al massimo i geni. Sfortunatamente per noi romantici, le chiavi di comportamento sono (1) una brama d’intensa passione, seguita da (2) un’inconscia spinta alla separazione, e (3) una tendenza a ripetere lo schema con un nuovo partner (promuovendo migliori varietà genetiche tra i discendenti). Ora che la rivoluzione sessuale ci ha liberati, il Programma della Biologia è vistosamente ovvio. Credo che il suo piano nascosto spieghi la predizione dell’ultimo censimento (Census Bureaus 2002) sul fatto che la metà di tutti i nuovi matrimoni si concludano con dei divorzi, e la conclusione di esperti secondi i quali “i matrimoni senza sesso stanno diventando un’epidemia”. Vogliamo così tanto credere che l’amore romantico è designato a durare per sempre che consideriamo con profondo sospetto chiunque dica altrimenti. Del resto, non penso che possiamo migliorare le nostre statistiche finché non realizziamo che nel pretendere una relazione romantica duratura gli scopi della Biologia non combaciano con i nostri. C’è un modo per mantenere vivo il “romance” ma non possiamo gestirlo danzando ciecamente al passo della Biologia. E, sì, credo che i nostri nonni e avi hanno sofferto per lo stesso problema. E’ quasi proverbiale che “la luna di miele dura meno di un anno”. La chiesa, lo stato e i dogmi sociali hanno imprigionato in nostri avi nel matrimonio finché morte non li separava, non importa quanto miserabili e infedeli essi fossero. Vale la pena notare che l’infedeltà si attuava perfino nel caso in cui la punizione fosse bruciare sul rogo. Le nostre pulsioni primarie (che, di nuovo, sono finalizzate verso la moltiplicazione della prole) sono anche più potenti della nostra inclinazione all’auto conservazione. Eppure queste pulsioni non sono al servizio del nostro benessere. Una volta riconosciuto ciò possiamo imparare un modo per aggirarle. Rebecca: In che modo le dipendenze, come l’alcool e il tabacco, sono influenzate dal sesso? Marnia: Attenti esami clinici del cervello mostrano che il sesso “bollente” attiva la stessa porzione del cervello primitivo, attivata dell’abuso di alcool, tabacco e droghe. Recentemente uno scienziato olandese ha affermato: “L’orgasmo è simile ad un’iniezione d’eroina”. In effetti queste attività sovrastimolano il centro del piacere/ricompensa con una irruente, ma assuefante sostanza neurochimica chiamata dopamina. Essa ci conduce a comportarci in modo inquieto – con il risultato di tante maternità, volute e non volute. Troppa dopamina, del resto, non è buona. E’ associata, per esempio, con la schizofrenia, con il feticismo sessuale, il danneggiamento dei nervi, e con le dipendenze. Quindi il nostro corpo risponde a questa iperstimolazione abbassando drasticamente i nostri livelli di dopamina, e gli effetti di questa sbronza si possono protrarre per settimane. Ciò non ci fa sentire bene, ed è durante questo periodo che spesso andiamo in cerca di altre dipendenze per spingere di nuovo in alto il livello di dopamina. Per esempio quella classica sigaretta dopo il rapporto sessuale era un tentativo per mantenere alto tale livello. Così il sesso “spinto” può condurre non solo verso l’assuefazione sessuale ma anche verso altre forme di dipendenza. Infatti la maggior parte di atteggiamenti dipendenti iniziano appena dopo la pubertà quando scopriamo l’istinto sessuale. Le proprietà assuefanti della dopamina tendono ad impegnarci nel lavoro gravoso della ricerca del nostro prossimo picco – soprattutto ora che gli agenti scatenanti della dopamina sono prontamente disponibili nella forma di pornografia, sigarette, shopping compulsivo, giochi computerizzati, gioco d’azzardo, sesso casuale e così via. Diventa sempre più difficile ristabilire un genuino senso di benessere (opposto ad una serie di picchi forzati). Per me la questione più interessante è: “perché fare l’amore in modo diverso tende a guarire la dipendenza? ” Questo fenomeno fu notato dagli antichi Taoisti cinesi migliaia di anni fa e ho avuto modo di vedere dei “tossici” superare le loro dipendenze di lungo termine usando questo antico approccio. Rebecca: Nella marea del Femminismo le donne hanno riscoperto il sesso orgiastico, in che modo questo contribuisce al fallimento delle nostre relazioni? Marnia: Suppongo che ci siamo immaginate che i ragazzi stavano facendo qualcosa di veramente “ganzo” con il “programma di orgasmi frequenti” così spesso attribuito loro. Ma imitandoli, abbiamo semplicemente ripetuto il loro errore fondamentale nel credere che il punto dell’avere i genitali fosse l’orgasmo, piuttosto che l’unione. La iperstimolazione del centro del piacere/ricompensa non lascia emergere il meglio di donne e uomini; conduce alla separazione.[…] Si tratta di riconoscere consapevolmente il legame tra sesso bollente e conseguente disarmonia. La maggioranza delle donne non scappano dopo il sesso, ma “la sbronza” ci rende comunque bisognose, irritabili e portate a reazioni emozionali eccessive. Non li riconosciamo come comportamenti che conducono alla separazione, ma hanno certamente questo effetto. Rebecca: “la biologia mi ha spinto a farlo”, come possiamo uscire da quest’incantesimo? Marnia: Imparando a fare l’amore – senza sovra stimolare il centro del piacere/ricompensa o scatenando le sbronze che portano alla disarmonia. Nella camera da letto focalizzatevi su quelle attività che nutrono la neurochimica del legame, che significa, tanta ossitocina. I benefici sono molti. Si ristabilisce un’armonia naturale spontaneamente. Vedi il tuo partner diversamente. Che è, tendere a ricordare tutte le ragioni che ti hanno fatto innamorare. Il senso di battaglia o il bisogno di negoziare scompaiono. Ridete di più. Provate gusto nel coccolarvi a vicenda. Il vostro spirito si eleva, diminuisce la brama. L’ossitocina aumenta anche l’attrazione tra partner familiari (ma non tra compagni poco conosciuti), quindi è la chiave per l’autentica monogamia – così come un eccesso di dopamina è la chiave della nostra presente promiscuità. Sapevate che gli antichi taoisti cinesi raccomandavano lunghe ore di amore non orgasmico per guarire un’ampia varietà di malattie? […]Possiamo usare il sesso per migliorare il nostro stato di benessere, oppure possiamo continuare ad usarlo per rimanere sulle montagne russe di scomodi alti e bassi. Continua sulla rivista Scienza e Conoscenza n. 10...