Muos, la farsa finale: un maxi processo contro gli attivisti. I Siciliani invasori a casa loro…
di Mario Di Mauro - 27/08/2016
Fonte: timesicilia
Un piccolo capolavoro della Grande Madre Terra che ci ricorda la necessità di difendere la Bellezza dai MUOStri della GUERRA e dalla demenza umana- E’ il gruccione, un uccello migratore, che da qualche anno nidifica anche in Sicilia, nel Bosco di Niscemi, ma va a svernare in Africa. E’ privo di passaporto e costruisce nidi abusivi scavando gallerie…sotto il MUOS.
Nel palinsesto dello spettacolo COLONIALE –trasmesso col silenziatore e in fascia protetta- la soap del MUOStro è ormai lunga un decennio. Nel ruolo di critici attivi la seguiamo fin dall’inizio.
Senza il movimento NO MUOS la questione della sua legittimità non si sarebbe neanche posta. E questo è un risultato che una minoranza resistente, variegata e determinata, può vantare davanti al Mondo. Se a mobilitarsi fosse un popolo vero –che non esiste….
L’attività del movimento NO MUOS –nel realismo delle sue forze- si è sviluppata anche sul piano dei ricorsi legali.
Il mese di agosto 2016 si apre col dissequestro del Muos ad opera del Tribunale di Catania che ha ritenuto di “non potere prescindere dalla valutazioni del Consiglio di Giustizia Amministrativa che il 6 maggio scorso ha accolto la richiesta del ministero della Difesa” e…tutti a mare.
Al rientro, giorno 23, va in onda “La Vendetta”. Vengono notificati a 129 attivisti NO MUOS “avvisi di conclusione indagini”. L’accusa principale è di “invasione di base militare”.
129 INVASORI. Un MAXI PROCESSO in Sicilia non si nega a nessuno!. E poi, vuoi mettere, questi NO MUOS non possono che essere infiltrati dalla Mafia! (Crocetta dixit).
Nel mirino della Procura di Gela, in particolare, la manifestazione del 9 agosto 2013 in risposta alla surreale “revoca della revoca” alle autorizzazioni da parte del governatore Crocetta: migliaia di manifestanti entrarono nella base militare, abbattendo le reti, ma «l’accesso è vietato nell’interesse dello Stato».
Non ne dubitiamo: dello Stato, anzi due Stati; altro che assenza dello Stato, l’essenza di due Stati è concentrata in questa soap tragicomica, avviata alla sua sciarada finale.
In quella occasione, dichiarandolo a “Repubblica” (10/8/2013), il governatore Crocetta accusò il movimento NO MUOS di essere “infiltrato dalla mafia”. Crocetta è stato querelato per diffamazione da TerraeLiberAzione e il procedimento è in corso presso il Tribunale civile di Roma. Per noi è già una grande vittoria fuori casa: vedere Crocetta, col suo avvocato, scappare come Totò e Peppino…evitando perfino la Camera di Consiglio!. Scappa, Saro, scappa!.
La soap del MUOStro entrava così nella sua fase demenziale, in cui si inscrivono le due ultime sentenze.
Il Giudizio Amministrativo del C.G.A. siciliano emesso il 6 maggio 2016 sulla base di valutazioni fasulle sull’intensità del Campo elettromagnetico, venne dettato dall’Ambasciata americana a Roma e scritto nell’inchiostro tricolorato della SICILIA italienata da un organo giudicante istituito nel 1946 dall’Autonomia vigilata (da ROMAfia Capitale, Washington e GLADIO).
Ma questa sentenza –quantomeno- non mise in discussione l’abusività edilizia del MUOStro di Niscemi, oggetto del procedimento penale presso il Tribunale di Caltagirone.
Il decreto di sequestro emesso il 31 marzo del 2015 dal Gip di Caltagirone viene invece stracciato dal Tribunale del Riesame di Catania il 23 agosto 2016 con una motivazione che –se fosse confermata dal dispositivo della sentenza, non ancora pubblicato- induce a dubitare della salute mentale di chi l’ha concepita: il MUOS non sarebbe costruzione abusiva perché i suoi campi elettromagnetici non costituiscono alcun pericolo…Lo ripetiamo?. E il nesso?.
Una sentenza demenziale, malgrado la distinzione fra l’oggetto dei due giudizi sia stata sancita –da poche settimane- perfino dalla Cassazione che aveva mantenuto il “sequestro per abuso edilizio” anche dopo la decisione sul punto da parte del CGA palermitano.
Lungi da noi lamentazioni legalitarie sull’assenza di coinvolgimento di un Parlamento di Fantasmi e sulla violazione di uno Statuto inesistente e perfino dell’art. 11 della Costituzione in tema di operazioni militari: si illuda chi vuole sull’imperialismo straccione italiano e sulla realtà della sua colonia siciliana: “non ci sono vizi negli atti amministrativi” che autorizzano il MUOS. Niente vizi, tutti virtuosi sono!.
Queste sentenze fotografano la vera natura geopolitica dell’Isola CONTESA: una carta di scambio che Roma gioca nella sua relazione strategica con Washington, negoziando un ruolo nelle nebbie del suo “atlantismo mediterraneo”. La Legalità COLONIALE descrive una Sicilia peggio di Portorico.
Ditelo chiaro: in realtà la Sicilia è la Region 1 USA costituita il 24 ottobre 1943.
Gli “invasori” siamo i pochi siciliani r/esistenti. 129 di noi verranno infornati in un MAXI PROCESSO e giudicati da una magistratura che sta scrivendo pagine inquietanti di Storia del Diritto.
Centoventinove uccelli in gabbia, un MAXIPROCESSO, mentre nella sciarada finale i corvi togati voleranno sul MUOStro insieme ai droni assassini. Per descriverne l’orrore surreale ci vorrebbe uno Chagall. Lui vi vedrebbe anche una speranza: il piccolo gruccione, un uccello migratore, che da qualche anno nidifica anche in Sicilia, nel Bosco di Niscemi, ma va a svernare in Africa. E’ privo di passaporto e costruisce nidi abusivi scavando gallerie…
Il piccolo volatile è più intelligente dei droni criminali telecomandati da remoto grazie al MUOS, ma anche di milioni di sicilianoidi. Ed è un piccolo capolavoro della Grande Madre Terra che ci ricorda la necessità di difendere la Bellezza dai MUOStri della GUERRA e dalla demenza umana.