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La guerra monetaria tra USA e Iran rimane in sospeso

di Voltaire, édition internationale - 22/09/2006

 
Iran : gli atlantisti già in guerra

Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha vietato, l’8 settembre 2006, a tutte le banche USA di commerciare con la Banca Saderat, una delle più importanti dell’Iran. Secondo il segretario al Tesoro Henry Paulson, la banca iraniana finanzia il terrorismo (il che significa: la Saderat è la banca di Hezbollah che ha appena sconfitto Israele e ricostruisce il Libano). Questo divieto si estende a catena a tutte le banche estere che hanno succursali negli Stati Uniti.

In un’intervista concessa il 16 settembre a Emerging Markets, pubblicata a margine della riunione annuale dei 183 governatori della banche centrali membri del FMI e della Banca Mondiale, Ebrahim Shebanu, direttore della banca centrale iraniana ha proclamato l’innocenza della Saderat. Egli ha sottolineato che per proseguire le sue attività, la Saderat si trovava costretta ad abbandonare il dollaro. Di conseguenza, la banca centrale iraniana prevedeva di vendere parzialmente i suoi averi in dollari e di non utilizzare più quella moneta. Sheibani ha proseguito indicando che in tale circostanza l’Iran aveva scelto di spostare le sue transazioni internazionali verso stanze di compensazione sauditi o del Bahrein.

Di colpo, il vertice dei governatori delle banche centrali, che doveva discutere sulla riforma delle istituzioni finanziarie internazionali, è stato dominato dal conflitto monetario iraniano/statunitense. Numerosi responsabili, come il governatore della banca centrale tedesca Axel Weber, hanno assicurato che la vendita delle riserve in dollari iraniane era improbabile. Altri hanno fatto osservare che l’Iran ha smesso di fissare in dollari i suoi nuovi contratti petroliferi rendendo possibile la vendita parziale delle sue riserve in dollari. Ora, la fragilità della moneta statunitense è tale che una rapida vendita potrebbe provocare una forte recessione oltre Pacifico.

In definitiva, di fronte al rischio di destabilizzazione generale, gli Stati Uniti hanno ceduto e lasciato annunciare dal governatore della banca centrale del Giappone che sarà essa a compensare sui mercati internazionali gli scambi della Saderat, in violazione delle direttive USA. Dunque non ci sarà crisi, ma è chiaro che, in caso di guerra Stati Uniti/Iran, la minaccia sul dollaro sarà gravissima.

Voltaire, édition internationale