Belgrado, gli Usa ricomprano i danni
di Ch.E. - 29/09/2006
La nuova ambasciata statunitense sorgerà in una zona rasa al suolo durante i bombardamenti del 1999 |
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Un antico adagio recita che ‘chi rompe paga, e i cocci sono suoi’. Il governo degli Stati Uniti d’America ha preso sul serio il proverbio, tanto da pagare la cifra di 15 milioni di dollari per l’acquisto di un lotto di terra nel cuore di Belgrado, dove sorgerà la nuova ambasciata Usa in Serbia. La stessa zona che, nel 1999, i bombardamenti della Nato hanno ridotto a un cumulo di macerie.
![]() La scelta degli Usa non è casuale: è un quartiere per pochi eletti, dove l’aria è fresca e pulita, niente a che vedere con i quartieri popolari di Belgrado. Ci vive la gente ricca di Belgrado, attorniata di negozi e centri commerciali. Ma nel 1999 è stato uno dei quartieri più colpiti.
I fatti sono noti: il 24 marzo 1999 la Nato avvia le operazioni per far cessare la pulizia etnica che i governi occidentali ritenevano essere in atto in Kosovo, a danno della popolazione albanese da parte delle truppe serbe. Tra errori di mira e di valutazione, sono migliaia le vittime civili. Belgrado viene ripetutamente colpita e subisce danni ingenti. Anche la zona di Dedinje.
![]() Così alla fine il cerchio si chiude: gli Usa pagano uno sproposito per acquistare una sede in una zona che hanno raso al suolo loro stessi, là dove sorgevano i simboli del potere che per anni ha tenuto lontani Washington e Belgrado. Il governo serbo incassa tanto denaro per una zona che la Nato aveva distrutto, causando all’economia serba una terribile agonia che spinge oggi il governo di Belgrado a vendere a coloro che, fino a qualche anno fa, erano considerati acerrimi nemici. Stranezze della guerra.
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