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De aglio e altri ingredienti della cena delle ceneri

di redazione - 03/10/2006

 

Gli avvenimenti dell'11/9 sono complessi, coinvolgono livelli diversi di conoscenza e consapevolezza dei fatti, qualsiasi unilateralismo ideologico in merito è pernicioso, ma definire "cospirazionismo" la semplice catena causale di fatti che emerge dalle inchieste giornalistiche indipendenti è questo sì pregiudiziale. Ci basti dire che seguendo le ricostruzioni critiche, anche le più dietrologiche, non viene negato l'attentato in sé, ma colta la sua eterodirezione. Ma non è questo che qui ci interessa sottolineare, perchè una qual certa verità è già emersa e sicuramente avanzerà in futuro, proprio perchè laica e disincantata.

Quello che qui vogliamo indicare come spregevole, pusillanime ed ipocrita è il comportamento di quell'opinionismo progressista, che ha fatto le sue fortune con dietrologie d'ogni sorta e adesso che dovrebbe semplicemente verificare dei FATTI, si pone a difesa ideologica del "paradigma americano". Ma come, allora la strage di Ustica è stato un petardo nella stiva? Il doppio Stato stragista è solo quando vi conviene, casomai usando due pesi e mille misure sui capri espiatori di turno? In ultima analisi le "cospirazioni" esistono solo quando è di comodo(caso Sofri insegna),  ma basta mettere in discussione quello strapuntino di potere mediatico che vi siete conquistato sull'onda dell'opportunismo pseudoribellistico, che si diventa più realisti del Re, anzi dei FATTI. Ma il Re è nudo, e si porterà dietro nell'ignominia tutti i suoi sudditi. 

ndr