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Le vie spirituali dei briganti

di Alessandro Grossato (a cura di) - 07/10/2006

Fonte: cini.it

Alessandro Grossato (a cura di)
                  Le vie spirituali dei briganti

                  "Viridarium"
                  Edizioni Medusa Milano 2006
                  Codice identificativo:   ISBN 88-7698-072-5

                  L'archetipo mitico, e la costellazione simbolica del "dio
dei ladri", risale probabilmente agli albori dell'umanità, alla figura del
trickster o "furfante divino".
                  Il filo conduttore dei diversi saggi che compongono Le vie
spirituali dei briganti, terzo volume della collana Viridarium curato da
Alessandro Grossato, è costituito dall'analisi della fenomenologia religiosa
di una categoria certamente anomala di individui e di organizzazioni sempre
vissute ai margini delle rispettive società; una fenomenologia spirituale
piuttosto complessa, che fino ad oggi era stata assai poco documentata, per
via della sua indubbia problematicità. Sei sono i contributi di cui si
compone l'opera. Il primo saggio, di Carlo Donà, prende in esame il tema
della redenzione del brigante nella tradizione narrativa medievale, partendo
dalla figura evangelica di San Disma, il "Buon Ladrone". Ancora nell'ambito
del Medioevo occidentale, Franco Cardini espone il caso opposto e
paradossale del nobile crociato Rinaldo di Châtillon, signore di
Transgiordania, che per poco non fu ricordato come un martire cristiano, pur
avendo compiuto numerose rapine a danno di inermi pellegrini musulmani.
Angelo Iacovella descrive alcune particolari e poco conosciute forme di
brigantaggio organizzato nell'Islam medievale. Alessandro Grossato, autore
del quarto saggio, prende invece in esame la via spirituale dei ladri
nell'Induismo, a partire dalle figure delle loro divinità patrone, fino alla
forma estrema dei thag, che operarono lungo le vie commerciali dell'India
fino alla seconda metà del XIX secolo. Attilio Andreani analizza la figura
emblematica del bandito Zhi e, infine, Giorgio Arduini traccia un pregnante
profilo storico e antropologico dell'ambigua organizzazione criminale degli
Yakuza, dei suoi rituali e delle sua simbologie, in particolare di quelle
connesse alla pratica del tatuaggio. Quest'esempio giapponese, forse più di
altri, data la sua attualità, dimostra ancor oggi che cosa possa realmente
succedere quando la "via dell'eccesso" incrocia, alla sua maniera, la via
degli dèi.

                  INDICE

                  Alessandro Grossato
Introduzione. Le vie spirituali dei briganti in Europa e in Asia

                  Carlo Donà
Pessimae vitae finis optimus: la santità dei briganti nei
racconti religiosi del Medioevo

                  Franco Cardini
Martire o brigante? Una nota su Rinaldo di Châtillon

                  Angelo Iacovella
Ayyarùn e Futuwwa

                  Alessandro Grossato
La via dei ladri in India

                  Attilio Andreini
Il Bandito Zhi: empietà e virtù

                  Giorgio Arduini
Yakuza: quando la via dell'eccesso incrocia la via degli dèi