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Anthropos e Iatria (nuovo numero)

di Anthropos e Iatria - 09/10/2006

Fonte: Anthropos e Iatria

E' disponibile il n° 1 - Anno X di
ANTHROPOS & IATRIA - rivista italiana di Studi e Ricerche sulle medicine
antropologiche e di Storia delle Medicine diretta da P. A Rossi e F.
Piterà.
La rivista, a cadenza trimestrale, costa 10,00 EURO + le eventuali spese
di spedizione. L'abbonamento annuale costa 35,00 euro ed è richiedibile a
Nova Scripta edizioni - Salita S. Francesco di Paola 20\7 - 16126 Genova
tel. 010 - 256403
oppure attraverso il sito di Anthropos e Iatria
http://www.medicinealtre.it/
e-mail
novascripta@libero.it
novascripta@medicinealtre.it

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sommario:
- P. A. Rossi - Editoriale

- Fernando Piterà - Girolamo Fabrici d'Acquapendente: la vita, le opere e le
pitture dell'anatomia, sintesi mirabile tra medicina, biologia e arte

Girolamo Fabrici d'Acquapendente (1533-1619) fu una delle più eccezionali
figure nell'ambito scientifico italiano tra il XVI ed il XVII secolo.Grande
medico ed illustre chirurgo, fu embriologo e scopritore delle valvole
venose. A lui si debbono tra le altre cose, la pratica della tracheotomia,
l'invenzione del catetere flessibile, l'ideazione di vari strumenti
chirurgici e la costruzione del grande teatro anatomico padovano che ancora
oggi porta il suo nome. A seguito del recente restauro delle sue preziose
tavole anatomiche, ad opera dell'Ufficio conservazione e restauro della
Biblioteca Marciana, Fernando Piterà presenta una sintesi completa ed ampia
sulla vita, le opere e gli studi di questo grande scienziato italiano.

- Paolo Aldo Rossi - Perché di notte il cielo è così buio?

Dall'universo statico ed uniforme che ha caratterizzato le ipotesi
cosmologiche fino  agli anni '20, quando le teorie di Edwin Hubble ci hanno
restituito un'immmagine dinamica di un universo in continua espansione, le
concezioni cosmogoniche e cosmologiche che il mito, la teologia, la
filosofia e la scienza hanno delineato, sono molteplici. Paolo Aldo Rossi
conduce il lettore attraverso un attento excursus tra le cosmogonie antiche
e moderne, valutandone i presupposti culturali e le conseguenze filosofiche,
dalle antiche cosmognie mitiche della fillosofia presocratica fino alle
teorie di Hubble ed alla scoperta della radiazione isotopica di fondo di
Penzias e Wilson.

- Giuseppe Sermonti - La genesi, 2500 anni dopo.

Una riflessione inedita sulla Bibbia considerata come fonte di una precisa
visione naturalistica, e come fonte prima del metodo epistemologico che è
alla base dell'evoluzionismo: «Mi sono sempre tenuto fuori dall'annosa
(secolare) diatriba tra evoluzionisti e creazionisti. Ho anzi considerato
l'accostamento dell'evoluzione alla Bibbia pretestuoso. Il creazionismo mi
pare l'avversario di comodo, inventato dagli evoluzionisti per evitare il
confronto con le più serie obiezioni al darwinismo che si levavano da
settori qualificati del mondo scientifico. In realtà, sbagliavo.
Il Genesi biblico non ha a che fare con una vignetta oleografica in cui si
vede il Signore circondato da tutti gli animali del creato. E' un solido
"corpus" scientifico con una precisa visione naturalistica. La teoria
darwiniana è originariamente e primariamente puntata contro questo testo.
Senza Genesi non ci sarebbe evoluzionismo... Scienza e Fede sono due isole
distinte, ma gli isolani che le abitano pescano nello stesso mare di
concetti e di metafore, talvolta con gli stessi strumenti. Non fa merviglia
che i loro pesci si rassomiglino, o perché derivati gli uni dagli altri, o
perché germogli di un'ineffabile linea materna situata al di fuori o al
margine della realtà." (dall'articolo di G. Sermonti)

- Aldo Stella - I disturbi alimentari. Breve ruiflessione su alcuni aspetti
epistemologici e psicologici.

Sempre più diffusi, i disturbi del comportamento alimentare configurano un
quadro clinico che svela una relazione dinamica tra sfera psichica e
corporeità, tra mente e fisiologia, e che abbisogna di un modello di
interpretazione complesso, atto ad analizzarne le dinamiche e le interazioni

- Marcello Andriola - Aggressività umana, risvolti in etologia e in
antropologia.

Basandosi su analogie con i pesci e gli uccelli molto più che sulla
paleontologia e la primatologia,. Lorenz suggeriva che i problemi dell'uomo
fossero derivati non tanto dalla natura intrinsecamente perversa dei suoi
impulsi aggressivi, ma piuttosto dall'accoppiamento sbagliato tra questi
impulsi (che avevano svolto una funzione utile quando l'uomo viveva allo
stato naturale) e il nuovo strano mondo in cui essi erano stati immersi con
l'avvento della cultura umana. I meccanismi del comportamento istintivo non
si adattavano alle nuove circostanze che la cultura inevitabilmente
produceva ai suoi inizi. Ci sono prove che i primi inventori di armi di
pietra, le Australopithecines africane, le abbiano subito usate per uccidere
non solo selvaggina. ma anche membri della loro stessa specie.

- Brunetto Chiarelli - L'istituto di studi superiori Paolo Mantegazza e
l'antropologia a Firenze.

Dai suoi primi passi, in relazione alla ricezione delle teorie
evoluzionistiche, fino alle sue più recenti evoluzioni ed alle prospettive
future, un ampio excursus storico
sullo sviluuppo e sulle prospettive dell'antropologia in Italia.

- Silvia Roberti - La morte visitata: dagli scritti di Padre Ravenna alla
quadreria degli ospedali di Pammatone e Cronici

La morte, come si evince da un'ampia produzione di trattati "sul buon
morire" o sulla visita ai moribondi [di cui l'opera "Le visite spirituali a
moribondi" (1653) del padre Vincenzo Ravenna è esempio tipico] rappresenta
un topos diffuso e di grande importanza anche nell'arte e nell'espressione
figurativa tra XVI e XVII secolo. Silvia Roberti ci conduce, attraverso
l'analisi di alcuni esempi pittorici, all'approccio di questo importante
motivo simbolico ed iconologico.

- Francesco Cento - Un pranzo da sovrano. Gli almenti: piatti, vivande,
vettovaglie nell'opera lirica

"... Le scene legate al cibo, sia esso sotto forma di pietanza ovvero di
bevanda, abbondano a partire dall'opera settecentesca, quando il melodramma
si stacca dall'astrattezza seicentesca, fatta di eroi che vivevano soltanto
delle interminabili, spettacolari cadenze delle arie, e rappresenta,
dapprima con gli intermezzi, quindi con l'opera buffa, gli ambienti della
borghesia cui l'opera, piano  piano, si interessa... Cosa e quando mangiano
i personaggi dell'opera?..." (dall'articolo di Francesco Cento).

- Rosangela  Barcaro - Morte cerebrale totale e morte dell'organismo:
riflessioni critiche.

"Sebbene l'accertamento del decesso mediante l'impiego di criteri
neurologici sia divenuto routine da ormai circa tre decenni, nel corso degli
anni Novanta del secolo appena trascorso hanno iniziato a diffondersi
perplessità e dissensi sulla tesi a fondamento dell'applicazione di quei
criteri: è stato infatti messo indiscussione che la cosiddetta morte
cerebrale totale, una condizione neuropatologica riscontrabile mediante
l'impiego di criteri di funzionamento dell'intero encefalo, equivalga alla
morte dello organismo. I motivi del dissenso sono molteplici, di ordine sia
medico-biologico che etico-filosofico, e nel presente articolo analizzeremo
alcune delle principali argomentazioni medico-biologiche relative alla
teoria neurologica della morte cerebrale totale, e le critiche di cui esse
sono bersaglio.." (dall'articolo di Rosangela Barcaro)

- Davide Arecco - Lamy, Toland e il deismo spinoziano.

Alla fine del XVII secolo, la filosofia di Lamy, di Toland e la loro
ricezione negli ambienti della cultura italiana, e, in particolar modo,
napoletana.

- Michela Brindisi, Massimo Marra - Gli aforismi basiliani di Eglinus
Iconiius (Angelus Medicus)

Noti soprattutto nella versione francese che ne diete il Padre Gabriel de
Castaigne (cui vengono a volte  ancor oggi disinvoltamente attribuiti)
questi aforismi ermetici, di chiara ed evidente impostazione paracelsana,
costituiscono una testimonianza preziosa dello sviluppo e della diffusione
dell'alchimia paracelsana nel XVII secolo. Opera del teologo protestante
Raphael Eglinus Iconius, che si nascondeva sotto una molteplicità di
pseudonimi (nel caso dell'edizione diriferimento, del 1609, Angelus Medicus)
questa operetta ermetica viene qui per la prima riproposta in traduzione
italiana direttamente dal testo latino originale (riprodotto in appendice),
con un ampio apparato critico ed una completa nota introduttiva.

- Giorgia Cassis - I fondamenti epistemololgici della psicoanalisi secondo
Adolf Grunbaum e il problema dell'effetto placebo in psicoterapia.

"[...] La sfida alla quale la terapia psicoanalitica è chiamata a rispondere
è ancora, come ai tempi di Freud, quella della sua possibile
placebogenicità. Essa deve insomma cercare di escludere che il trattamento
spicoanalitico sia solo una forma sofisticata di placebo, di placebo
inconsapevole, soprattutto perché oggi vi sono molte altre terapie, meno
impegnative e meno costose, che rivendicano la possibilità di raggiungere
gli stessi risultati." (dall'articolo di Giorgia Cassis)