Giappone
di Fosco Maraini - 06/11/2006
Fonte: electa
GIAPPONE | |
AUTORE: Fosco Maraini CON UNO SCRITTO DI: Gian Carlo Calza COLLANA: Arte e cultura EDITORE: Electa PAGINE: 280 ILLUSTRAZIONI: 320 PREZZO: 39 euro USCITA: novembre 2006 Tradotto in italiano per la prima volta da Electa Giappone uscì in inglese nel 1971 presso l'editore giapponese Kodansha come una sorta di risposta profonda ed elegante di Fosco Maraini alle contraddizioni che si agitavano in quegli anni nel Paese: l'eterno conflitto tra rinnovamento e tradizione sembrava essere giunto ad un punto di rottura definitivo. Il libro offre le riflessioni scritte dell'autore accompagnate da un ricco bagaglio fotografico frutto dei ripetuti soggiorni e viaggi di Maraini in Giappone: immagini che conquistano per la loro bellezza e umanità mettendo a confronto i segni e le forme della natura e della cultura. Il volume può essere considerato una sorta di manuale per un nuovo modo di procedere nella conoscenza del diverso, in cui l'autore accompagna i lettori alla scoperta del Giappone attraverso un'attenta analisi dei rapporti tra natura, arte e uomo e tra passato e presente. Opera di un antropologo appassionato di popoli e di culture, di un fotografo raffinato interprete di sentimenti, cose e luoghi, di un maestro efficace nel trasmettere la passione per la conoscenza, di uno scrittore da annoverarsi tra i classici della letteratura del '900. Il capitolo introduttivo "Natura e Arte", uno straordinario strumento per conoscere il rapporto dei giapponesi con la natura, attraverso la religione primigenia dello shinti, ma anche le profonde diversità con l'Occidente. Esso apre alla comprensione dell'arte nel senso più lato e in particolare all'arte dei comportamenti, dei riti, delle cerimonie, dei modi di essere. Nei due capitoli centrali, "Arte e popolo" e "Lo spazio ideografico", si percepisce che Maraini si è abbandonato a una squisita forma di gioco. Dagli aspetti della natura, così come dai volti e dalle posture della gente di oggi, ma anche dalle linee degli ideogrammi, le semplici come le complesse, fa emergere sintonie di espressioni della tradizione, ancestrali e scultoree e pittoriche con cui crea ponti tra il sé e il diverso. Ne "Il futuro del passato" egli ricerca il "baricentro" del Paese del Sol Levante. Quello che gli consente di rimanere se stesso al di là dei rivolgimenti culturali, politici e sociali, che hanno impazzato e stanno impazzando nella sua realtà da un secolo e mezzo. Gian Carlo Calza Informazioni |