Clima, nuove malattie in Italia
di redazionale - 14/11/2006
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Mentre a Nairobi la Conferenza sui mutamenti climatici entra nella fase delle decisioni politiche, Legambiente presenta tutti i dati dell’impatto non futuro, ma attualissimo, dei cambiamenti climatici sulla vita degli italiani. «Il nostro Paese – ha detto il direttore generale di Legambiente Francesco Ferrante, illustrando il dossier – si trova ai margini meridionali della zona temperata, per questo è uno dei più colpiti dalla rottura degli equilibri climatici. Arrivano malattie importate dall’Africa, animali e piante tropicali attaccano la nostra biodiversità, si intensificano alluvioni e siccità, compaiono le prime aree semi-desertiche. In Europa dovremmo essere i più pronti e reattivi nello sforzo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica, che sono la causa principale di questi sconvolgimenti e che derivano in larga misura dalla combustione di petrolio e gas nell’industria, nel settore residenziale, nei trasporti e in particolare nel trasporto su gomma. Invece fino adesso siamo stati la “maglia nera”: dal 1990 le nostre emissioni di anidride carbonica dovrebbero ridursi del 6,5% entro il 2012, ad oggi sono cresciute di quasi il 15%. Serve una decisa conversione a U, il nostro appello al governo Prodi è di consolidare e potenziare nei prossimi mesi i positivi segni di svolta di questo inizio di legislatura. La Finanziaria prevede risorse e incentivi per promuovere l’efficienza energetica e spingere le energie pulite come il solare e l’eolico, insieme ad altre misure come la revisione delle tasse automobilistiche che aiuta a disincentivare il trasporto su gomma: è la direzione giusta, ma bisogna accelerare o i costi sanitari, sociali, ambientali per la collettività finiranno presto fuori controllo». |