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Comunitarismo: l'alternativa necessaria

di Lorenzo Belli - 15/11/2006

Fonte: labcom

 

Cosa vuol dire comunitarismo? E a quale tipo di comunità ci stiamo riferendo?                     Quello di comunità è infatti un concetto ambiguo, che attraversando la storia si è incarnato in forme anche molto diverse tra loro.

E il  comunitarismo (del quale il LabCom vuole elaborare e diffondere le tesi)  appare più  che una scuola dogmatica, un orientamento culturale che non fornisce formule magiche, ma proposte e chiavi di lettura alternative.

Volendo tracciare un identikit del pensiero comunitarista possiamo subito rintracciare tra le varie interpretazioni una difesa dei legami e delle relazioni (e dei rapporti di prossimità), delle identità personali e collettive, la volontà di recuperare il senso del Limite e un contatto diretto con l'ecosistema.

Queste posizioni ci portano ad una critica radicale dell'attuale sistema economico e culturale e dell'idea stessa di crescita economica, come continua ed illimitata corsa in avanti del sistema globale di produzione-consumo a cui si contrappone, non lo sviluppo sostenibile, ma la decrescita ed il localismo.

 

Quella comunitarista è una critica del consumismo e del modello antropologico da esso prodotto.

Il comunitarismo preferisce la qualità alla quantità, la persona all'individuo, il giusto al di più, il dono all'utile, non rimpiange una perduta età dell'oro, ma vuole andare oltre la Modernità  ed i suoi dis-valori.

La comunità di cui siamo parlando è una realtà radicata nel tempo ed in uno spazio, anello vivente di una Tradizione, che risponde alla crisi dello Stato Nazionale, ridotto ad esecutore delle decisioni dei poteri economico finanziari internazionali, con l'affermazione di vincoli di solidarietà e di una prospettiva (o destino) comune, più forte del semplice contratto sociale utilitarista tra individui.

Una comunità politica che possa sostituire , dove possibile, la democrazia rappresentativa con forme di democrazia diretta.
 

Il comunitarismo non ha né testi sacri né Verità assolute da rivelare, ma rappresenta una grande occasione per smascherare l'illusione di necessaria giustizia del sistema di sviluppo occidentale, costruendo un percorso fatto di partecipazione e condivisione, di comportamenti individuali e  azioni collettive, per riportare il destino degli uomini e dei popoli, dai banchi di un supermercato alla piazza di una Polis.

               *Presidente LabCom