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Tanto fumo e niente arrosto. La Sobrietà è una via vincente

di Marco Boschini - 15/11/2006

 

imballaggio

Continuiamo a parlare di rifiuti e imballaggi e consigli utili per gli acquisti. Lo facciamo con un bell’articolo di un’amica, Elena Comana di Mondo Nuovo, quel gruppo di “pazzi” che hanno scritto un manuale straordinario: “Detersivi ecologici - chimici & fai da te, impariamo a conoscerli e ad usarli”.

“Se i nostri nonni guardassero col loro occhio disincantato i prodotti che noi compriamo, probabilmente direbbero: ” Tanto fumo e poco arrosto “. In alcuni casi si arriverebbe a dire ” Tutto fumo e niente arrosto “.

Ebbene a noi stè confezioni piacciono. Tanto. Ma così tanto, che quando compriamo un prodotto ciò che più guardiamo sono le confezioni. E giacchè lo abbiamo visto qualche migliaio di volte in tivù, anche le confezioni guardano noi dallo scaffale, e CI RICONOSCONO!
Ci sorridono come si sorride ai vecchi amici, e ci sussurrano all’ orecchio : ” Comprami Comprami, Sono Io il Prodottino dei Tuoi Sogni!” Naturalmente noi non ci sottraiamo. Ci mancherebbe.

Compriamo il prodottino, insieme al prodottino ne compriamo altri, già che siamo lì... scegliendo tra quelli che ci sorridono meglio e con più familiarità (la pubblicità!).
Arriviamo a casa con una tonnellata di confezioni. E non è che ce le abbiano regalate, le abbiamo pagate care!
Iniziamo quindi ad inveire contro il governo ladro e l’euro truffaldino, visto che abbiamo speso 100 euro per comprare due litri di latte e poche altre cose di poco conto. Intanto scartiamo i prodotti.
Per “scartare” s’intende sia TOGLIERE la carta e la plastica – le confezioni di cui sopra- sia “scartare” nel senso di BUTTARE la carta e la plastica in oggetto.

E’ come se comprassimo tre chili di arance e arrivati a casa ne buttassimo 2 chili interi. Ma non ce ne accorgiamo. E’ normale così (!)
A questo punto rimane il prodottino, che generalmente è scadente, ma mica per colpa sua!
La responsabilità è dovuta al fatto che chi compra guarda la confezione e la pubblicità, della qualità del prodotto generalmente non si interessa affatto.
Le energie e le risorse spese dalle aziende e dai consumatori, sono investite per il 70% circa nella confezione e nella pubblicità.

Ebbene noi COMPRIAMO carta e plastica che BUTTIAMO all’arrivo a casa, PAGHIAMO pubblicità che ci racconta cose mirabolanti che poco hanno a che vedere con il prodotto che compriamo, e dulcis in fundo, ma proprio in fundu, ricaviamo il prodottino, scadente.

E non è mica è finita qui… ehhhhhh!
Che succede alle confezioni?
AAAhhhhhhhhhhh una cosa veramente mirabolante!

Chili e chili di confezioni, carta plastica cartone alluminio, una girandola di materiali, si accumulano nelle nostre case. Ma anche quà c’è la soluzione: esiste la discarica!
In discarica i nostri scarti si uniscono a chili e chili di altre confezioni dei vicini di casa e di quartiere. Carta, vetro, plastica in abbondanza.
Si formano così degli ammassi enormi e abominevoli di SCARTI che bisogna in un modo o nell’altro smaltire. Pochi sanno che in Italia i problemi di smaltimento rifiuti sono ENORMI. O meglio, tutti sanno ma nessuno se ne preoccupa. Ciò significa che i costi di smaltimento rifiuti sono ALTISSIMI. Il comune smaltisce tonnellate di spazzatura varia e inutili confezioni, e PAGA. Fior fior di gran soldi.
Dopodichè il comune divide le spese di smaltimento e manda la bolletta a casa a tutti i cittadini, che pagano nuovamente per smaltire le ridicole confezioni di cui già all’ inizio non sapevano che farsi… Compro e pago confezioni che non servono a nulla, le butto all’arrivo a casa, le mando in discarica, pago nuovamente per smaltirle.

Quindi in breve:
PER DETERSIVI, COSMETICI E QUANT’ALTRO, CIò CHE CONTA è LA SOSTANZA!
IMPARIAMO A SCEGLIERE LA QUALITà DEL PRODOTTO, guardiamo il contenuto e non il contenitore. Impariamo a guardare il contenitore per scegliere quello più ecologico, quando possibile.
Sappiate che la plastica è difficilmente smaltibile, sebbene riciclabile. E’ più ecologico ed economico smaltire carta e vetro. Quando possibile è quindi meglio scegliere imballi di carta e vetro. Scegliere prodotti concentrati da diluire. Scegliere ricariche.

Quando i prodotti sono esauriti è importantissimo smaltirli correttamente separandoli: – non è vero che delle macchine separano automaticamente i rifiuti. Da anni si studiano macchine per queste operazioni, ma attualmente nessuna di esse è efficace. I nostri rifiuti vengono selezionati a mano da operai pagati (da noi) per farlo al posto nostro. Se ognuno di noi imparasse a separare a casa, i costi di smaltimento e riciclaggio rifuti diminuirebbe tantissimo.
Inoltre grossi problemi si hanno nel riciclo della plastica, in quanto è difficile separare i diversi tipi di plastica. Per riciclare plastica di qualità bisogna differenziarla, a mano. – non è vero affatto che noi separiamo e in discarica mescolano gli scarti.
I comuni (o chi per loro, ndr) guadagnano vendendo i materiali riciclabili, viceversa pagano cifre altissime per smaltire l’ indifferenziato. RICICLARE CONVIENE DUE VOLTE

Ma prima ancora del riciclo, è importante praticare il RIUSO, e soprattutto imparare, semplicemente, a PRODURRE MENO RIFIUTO, COMPRANDO MENO.
Quando compriamo un prodotto qualsiasi, se possibile pensiamo a cosa ciò comporta come smaltimento rifiuti. La Sobrietà è una via vincente. Il Riuso, è una via vincente.
La Scelta, è una via vincente. E divertente!”