Kyoto, record Co2 nel 2005
di redazionale - 24/11/2006
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Nel 2005 le emissioni globali di anidride carbonica causate dal massiccio utilizzo dei combustibili fossili hanno toccato la quota record di 7,9 miliardi di tonnellate, un aumento di circa il 3% rispetto all'anno precedente. Lo annuncia l’ultimo articolo dell’Earth Policy Institute americano, diretto da Lester Brown. Il 55% delle emissioni derivano
La metà di tutte le emissioni di carbonio vengono da soli quattro paesi: gli Usa, con meno del 5% della popolazione mondiale, rappresentano il 21% delle emissioni, seguiti dalla Cina (18%). Entrambi i paesi utilizzano massicciamente il carbone, il combustibile fossile che provoca le maggiori emissioni di Co2. A seguire Russia e Giappone. Contribuiscono non poco all'inquinamento globale anche India, Germania, Canada, Regno Unito, Corea del sud e Italia (circa 150 milioni di tonnellate di carbonio nel 2005). Il Qatar guida la classifica delle emissioni di carbonio pro-capite, con 14 tonnellate a persona l'anno. 9 per Emirati Arabi e Singapore, 7 per il Kuwait, paesi con popolazioni limitate ed economie prospere. Usa, Australia e Canada sono a quota 5, cioé 5 volte il livello della Cina e 17 volte l'India. Circa il 40% delle emissioni sono causate dalla combustione dei combustibili fossili quali petrolio, carbone e gas naturale per il fabbisogno Energ9etico, sottolinea lo studio dell'Earth Policy. Il settore dei trasporti è la seconda fonte in tutto il mondo, responsabile del 20% delle emissioni. Le costruzioni residenziali e commerciali rappresentano circa il 15% del totale, altrettanto il settore industriale. Secondo l'IPCC, la task force di 2.000 scienziati climatologi dell'Onu, l'attuale concentrazione di CO2 in atmosfera non è stata mai raggiunta durante gli ultimi 420.000 anni. L'Organizzazione Mondiale della Sanità attribuisce ogni anno 150.000 morti agli effetti dei cambiamenti climatici. In questi ultimi 30 anni le temperature globali sono aumentate di 0.6 gradi Centigradi. Secondo l'IPCC questa tendenza al riscaldamento continuerà e le temperature globali aumenteranno da 1,4 fino a 5,8 gradi entro il 2100. Per fermare o rallentare questa tendenza, secondo gli scienziati le emissioni di anidride carbonica devono essere tagliate di circa il 70 per cento. |