Ritornano a volte gli zombi letterari, libri che si dedicano alla demolizione delle falsità e dei complotti dei catastrofisti-ecologisti. E' un genere che è cominciato con Julian Simon, detto il "Doomslayer", colui che sconfigge i catastrofisti, che pubblicò il primo libro del genere nel 1981 con il suo mai sufficientemente vituperato "La risorsa finale" (The ultimate resource). Nel libro, Simon sosteneva, fra le altre cose, che le risorse erano "infinite" e che il petrolio sarebbe pouto durare per sei miliardi di anni almeno.
Degno allievo di Simon è stato ed è tuttora Bjorn Lomborg, con la sua fortunata serie di libri il cui capostipite è "L'ambientalista scettico" notevoli per l'ignoranza dell'autore dei più elementari concetti della termodinamica. Lomborg è anche notevole per l' estesa bibliografia dei suoi lavori in cui spesso fa dire agli autori citati esattamente il contrario di quello che questi sostenevano nelle opere in questione.
In Italia, abbiamo una piccola schiera di doomslayers, che includono Franco Battaglia, noto per la sua polemica contro il riscaldamento globale e le energie rinnovabili, Carlo Stagnaro del famigerato istituto Bruno Leoni e altri. Nessuno di questi finora ha prodotto un bestseller, limitandosi a varie invettive sui giornali o su siti internet. Ci provano adesso Riccardo Cascioli e Antonio Gaspari con il loro libro "Le Bugie degli Ambientalisti" (ed. Piemme, 12,90 euro).
Questo tipo di libri ha un suo mercato e non c'è dubbio che molte persone desiderino essere rincuorate in qualche modo. Leggendo che il riscaldamento globale e l'esaurimento delle risorse sono tutte fesserie uno si sente indubbiamente molto più tranquillo, anche se sta leggendo il libro sul tetto di casa per sfuggire all'inondazione. Questo tipo di libri si continueranno a pubblicare e a leggere finché ci sarà carta e energia elettrica per la stampa.
Ugo Bardi __________________________________________
AMBIENTE: LIBRO ANTI ECOLOGISTI, MONDO NON E' COSI' MALATO (NEWSLETTER AMBIENTE) (ANSA) - ROMA, 4 dic - Il mondo non sta cosi' male come ci vogliono far credere, ma l'ecologia gia' domina l'Europa. La dimostrazione sarebbe ad esempio nel protocollo di Kyoto, strumento di quella che viene definita come un'ideologia totalitaria, paragonata a nazionalsocialismo e marxismo. Questi i principi di fondo del secondo volume 'Le bugie degli ambientalisti. I falsi allarmismi dei movimenti ecologisti' di Riccardo Cascioli e Antonio Gaspari (ed. Piemme, 12,90 euro). Punti di partenza della campagna antiecologista tre dati: le teorie sul riscaldamento globale e i cambiamenti climatici sono discutibili; l'aumento della 'famigerata' Co2 avrebbe un impatto ridotto sull'effetto serra; e' possibile che l'uomo sia responsabile della crescita dell'anidride carbonica, ma nel considerare questa ipotesi bisogna includere anche il ruolo di fattori naturali.
Il libro mette poi sotto accusa vari aspetti dell' ecopensiero. Si comincia dal rapporto uomo-natura, in cui, secondo gli autori, si darebbe per scontato un ruolo negativo dell'uomo e uno sempre benevolo della natura. In realta' ''non esiste un conflitto competitivo e distruttivo tra natura e umanita', come sostengono le ideologie ecologiste, bensi' una responsabilita' etica da parte della specie umana nell' utilizzare al meglio le proprie qualita' cognitive e lavorative al fine di coltivare e sviluppare la natura''. Sviluppo che e' positivo, dato che 'la crescita e' sempre un bene'. Non a caso chi si impegna tanto nel diffondere le teorie ecologiste, prima fra tutte quella dell'impronta ecologica, predica bene e razzola male: vive nei Paesi occidentali e non in Paesi come la Corea del Nord o il Congo, che invece hanno un impatto minore sulle risorse del Pianeta. Secondo gli autori, i guru ecologisti sostengono che lo sviluppo economico sia negativo per l'umanita' e queste persone avrebbero di fatto impedito di debellare la malaria con sostanze chimiche potenti come il ddt, messa al bando, cosi' come la fame nei Paesi poveri, le cui popolazioni potrebbero avere maggiori speranze di sopravvivenza grazie agli Ogm. Quindi ormai le lobby di organizzazioni come Wwf e Greenpeace, per citarne alcune, sono in grado di determinare decisioni dei governi, come quella della certificazione energetica degli edifici, che Confedilizia contesta perche' si basa su calcoli discutibili. ''Per certo ecologismo - scrivono Cascioli e Gaspari - non e' importante dimostrare i vantaggi di certe leggi, non servono calcoli di costi/benefici, cio' che conta e' imporre ai cittadini il cambiamento dello stile di vita imponendo nuove gabelle. E creando una sorta di 'polizia ambientale' con ampio potere di giudizio''. Non e' vero che il nucleare e' pericoloso, come dimostra l'atollo di Bikini, dove gli Usa hanno fatto esperimenti per dodici anni e che 'e' ora meno radioattivo di molte citta' statunitensi'. Nel testo si rileva una forte impronta della religione cattolica, ad esempio quando si contesta la legislazione olandese, che consente l'eutanasia ma vieta la pesca con esche vive perche' costituisce un maltrattamento degli animali, e viene affrontata la questione dell'aborto. In ballo ci sarebbe 'una crisi morale' che investe il Pianeta. Un'altra strada e' possibile e viene illustrata in un decalogo finale, indirizzato a cattolici e non, che ha come primo principio 'la Bibbia deve dettare i principi morali fondamentali del disegno di Dio sul rapporto tra uomo e Creato'.(ANSA).
KWS
Ringrazio Massimiliano Varriale per la segnalazione
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