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Violenza Israeliana contro bambini e adolescenti in custodia

di Terry Scott - 07/12/2006

 
 



I dollari Americani pagati per le tasse sono usati per supportare, armare, e proteggere un violento e criminale esercito Israeliano cosi’ come il sistema della “giustizia” che ha istituzionalizzato la violenza contro le donne ed i bambini.
Israele detiene centinaia di bambini prigionieri e ne ha imprigionati oltre 2500 dal 2000.

Secondo la Convenzione per I Diritti dei Bambini, approvata il 20 Novembre del 1989 ed entrata in vigore il 2 Settembre 1990 (di cui Israele e’ uno dei firmatari), e secondo la legge Israeliana in vigore, un bambino e’ definito tale se di eta’ inferiore ai 18 anni. Tale principio e’ ripreso dalle Regole dell’ ONU per la Protezione dei Giovani Privati della loro Liberta’, approvata dall’ Assemblea Generale con la Risoluzione 45/113 del 14 Dicembre 1990.

Tuttavia, i bambini Palestinesi dai 16 anni in poi sono considerati adulti secondo le regole militari Israeliane in vigore nei territiri Palestinesi occupati. [fonte: http://www.addameer.org/detention/children.html ]

Bambino detenuto minacciato di violenza sessuale durante l’ interrogatori
di Saed Bannoura - IMEMC & Agencies

Un bambino, detenuto Palestinese, che e’ stato fatto prigioniero dalle forze Israeliane due mesi fa, ha detto di essere stato minacciato di violenza sessuale dai suoi carcerieri a meno che non avesse confessato cio’ di cui lo accusavano. Il bambino ha inoltre detto di essere stato torturato per 25 giorni e confinato in isoltamento nella prigione di Petah Tikva.

In una dichiarazione ufficiale rilasciata di fronte all’ avvocato, Hanan Al Khateeb, del Palestinian Prisoner Society, il detenuto Dhia' Mahdi Al Bostami, 15 anni, ha detto di essere stato fatto prigioniero il 2 Ottobre, e di essere stato costretto con la forza a firmare una “confessione” scritta in Ebraico senza sapere cio’ che c’era scritto.

Al Bostami ha detto che coloro che lo interrogavano lo hanno ripetutamente minacciato di violenza, e preso a calci e pugno sulle sue gambe, mani ed altre parti del corpo. I carcerieri hanno lanciato ripetute minacce verbali di violenza ed abusi sessuali su di lui.
Ha anche sofferto di difficolta’ respiratorie come risultato delle torture, specialmente dopo che uno dei carcerieri lo ha preso a calci e pugni sul petto.

Egli ha aggiunto che gli e’ stato permesso di fare una doccia dopo 33 giorni dalla sua cattura, ed in seguito e’ stato trasferito alla prigione di Ha-Sharon in attesa del processo.
La Palestinian Prisoner Society ha criticato le pratiche illegali Israeliane e le violazioni nei confronti dei detenuti Palestinesi, specialmente quelle sui bambini, e ha dichiarato che queste violazioni contraddicono le convenzioni internazionali, ed i principi dei Diritti Umani.


Fonte: http://www.uruknet.com
Link: http://www.uruknet.com/?p=m28793&hd=&size=1&l=e
Traduzione per comedonchisciotte.org a cura di Manrico Toschi
07.12.06