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Semplice proposta per una sanità razionale

di Lino Rossi - 02/01/2007


 
 
   

La medicina attuale è organizzata secondo protocolli farmaceutici redatti per lo più dalle case farmaceutiche stesse, spesso in ragione di "studi statistici". Il medico è ridotto al ruolo di mero trascrittore; un buon software potrebbe agevolmente sostituirlo. Il paziente non ha un volto, non ha emozioni, non ha la possibilità reale di essere informato sulla presenza di alternative terapeutiche, perché sono ignorate, censurate o derise. La stessa diagnosi è spesso completamente sbagliata a causa del principio dominante secondo il quale virus, batteri e muffe sono le cause delle malattie, quando invece, molti studiosi sostengono il contrario: virus, batteri e muffe sarebbero gli effetti delle malattie, a loro volta provocate da intossicazioni di vario genere e, più spesso, da conflitti emotivi che abbasserebbero enormemente le normali difese immunitarie. Uno di questi studiosi, il Dott. Hamer [foto], langue nelle carceri francesi per esercizio illegale della professione medica.

Lo stesso Pasteur, che per tutta la vita fu un assertore della colpevolezza del "microbo", pronunciò al suo assistente, proprio prima di morire, la celebre frase: "Voi avete ragione, il terreno è tutto, il microbo è nulla". Questa sua frase tardiva è stata COMPLETAMENTE abbandonata e dimenticata dalla medicina ufficiale.

Da quegli errori di interpretazione è nata la medicina sintomatica che tanto male ha prodotto sulla salute umana in quanto si è inseguito l’agente detto "patogeno", invece di considerare il terreno debilitato come la vera causa della malattia.

La medicina ufficiale confonde quindi gli effetti con le cause. Un errore non da poco! (errare è umano! perseverare è ....)

Da anni seguo da paziente e da osservatore queste vicende e devo affermare con forza che non ho mai trovato contraddizioni all’affermazione "tardiva" di Pasteur, quella non raccolta dalla medicina ufficiale. Il TamTam mediatico la fa da padrone; un solo esempio: la convinzione che il trapianto di organi e tessuti è ormai poco più che una formalità sta diventando sempre più diffusa. Il successivo ricorso sistematico alla ciclosporina è spesso celato; poco importa che il sistema immunitario venga debilitato da questo farmaco. Se Celentano osa mettere in dubbio i "meravigliosi benefici" dei trapianti viene pubblicamente costretto ad abiurare. Basta il sospetto di un tumore in un organo per far partire la proposta "salvavita" del trapianto da cogliere al volo per la fortunata presenza di un donatore. Poco importa che il tumore tale non era e che magari, se anche lo fosse stato, con una forte disintossicazione sarebbe sparito; infatti, durante le disintossicazioni, i tessuti sono persi in ragione inversa alla loro utilità, viene metabolizzato il glicogeno epatico, i centri nervosi non vengono toccati, sono riassorbiti i tessuti anormali (cisti, tumori, ascessi, cellulite, edemi, trombi, etc...).

Un medico che non conosce le medicine naturali e più in generale le medicine olistiche è tale? È giusto aver abbandonato l’antico concetto della vis medicatrix naturae secondo la quale il principio fondamentale di ogni guarigione è la disintossicazione? Quanti "trapianti inevitabili" e quante malattie si potrebbero prevenire e curare con le medicine naturali ed olistiche? Ma la vis medicatrix naturae è gratis!

Che dire dell’AZT, un potente topicida cancerogeno, disinvoltamente somministrato per "curare" aids e sclerosi multipla? Proprio in questi giorni si stanno, a livello europeo, rendendo sempre più inaccessibili le cure fitoterapiche e vitaminiche naturali, con la motivazione forte della tutela del consumatore. Poco importa che la principale causa di morte sia l’uso dei farmaci di sintesi; più dei tumori e degli infarti. Quando hanno scoperto che le vitamine di sintesi facevano bene praticamente a tutte le malattie, le hanno sostanzialmente tolte dal mercato criminalizzandole sistematicamente.

Immaginate cosa succederebbe al PIL se la gente non si ammalasse? Sarebbe un disastro!

Che senso ha praticare le vaccinazioni di massa? Sono profilassi che dovrebbero essere prescritte dal medico sotto la sua personale responsabilità. Non dovrebbero essere prescritte per decreto. Se solo ci fosse la volontà di conoscere, semplicemente consultando le statistiche ufficiali ISTAT, potremmo scoprire che le vaccinazioni sono state ininfluenti alla sconfitta delle malattie infettive; non solo, si scoprirebbe che da quando hanno smesso di fare l’antivaiolosa è sparita la patologia della poliomielite selvaggia; è rimasta solo la polio da vaccino. Non solo, scopriremmo che i casi di autismo sono aumentati enormemente, proprio in corrispondenza delle vaccinazioni di massa (1700 %). Non solo, se andiamo a prendere tutta la storia dell’arte dell’umanità troviamo rappresentate fin dall’antichità tutte le patologie, ma non la sindrome di Down. Essa è comparsa da quando l’uomo ha cominciano a maneggiare con i vaccini. Come mai? Una combinazione? Se poi ci cimentiamo nella semplice moltiplicazione del numero delle profilassi effettuate in un anno per il loro costo, pagato dalla collettività, facciamo presto a comprendere il "razionale" di queste strane terapie collettive, così sapientemente inculcate nella testa dei cittadini come panacea per quasi tutti i mali. Poco importa che i bambini sono sempre più malati. Poco importa che l’attesa di vita di chi nasce oggi è di 10 anni inferiore a chi è nato negli anni ’50, se si esclude la mortalità infantile di quegli anni.

La mia proposta è semplicemente di ritornare al giuramento di Ippocrate in modo da restituire all’Uomo, paziente e medico, la sua dignità:

1) abbandonando radicalmente i protocolli farmaceutici, vaccinazioni comprese; ogni terapia (o esame con liquido di contrasto) deve avere un medico responsabile (ed informato) che se ne assuma la piena responsabilità (così come oggi avviene per i progetti, che hanno sempre un ingegnere responsabile);

2) introducendo negli studi ed in tutte le discipline le medicine naturali ed olistiche;

3) educando i cittadini alla vera prevenzione attraverso semplici regole relative all’igiene ed all'alimentazione.



Bibliografia:

- La Medicina Naturale alla portata di tutti - Manuel Lezaeta Acharan - Edizioni di Medicina Naturale;
- La rivoluzione silenziosa della medicina del cancro e dell'AIDS - Heinrich Kremer - Macroedizioni.