Il premier palestinese accusa: Usa e Israele fomentano la guerra civile
di Ismail Haniyeh - 13/01/2007
Il discorso teletrasmesso a poche ore dall'arrivo nella regione di Condoleezza Rice"Cercano di trasformare il conflitto israelo-palestinese in uno tra palestinesi"
Il premier palestinese accusa
"Usa e Israele fomentano la guerra civile"' src="http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/esteri/medio-oriente-28/medio-oriente-28/ansa_9544566_54240.jpg" width=200>
GAZA - Il primo ministro palestinese Ismail Haniyeh ha accusato, a poche ore dall'arrivo nella regione del segretario di Stato Usa Condoleezza Rice, Israele e Stati Uniti di "spingere i palestinesi alla guerra civile". "Usa e Israele fomentano la guerra civile"' src="http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/esteri/medio-oriente-28/medio-oriente-28/ansa_9544566_54240.jpg" width=200>
Il premier palestinese Ismail Haniyeh
Secondo Haniyeh, "gli Stati Uniti e Israele stanno cercando trasformare il conflitto israelo-palestinese in uno tra palestinesi e vogliono prevenire la costituzione di un'unità nazionale palestinese". Lo ha detto nel suo discorso trasmesso in televisione, subito prima dell'arrivo del segretario di Stato americano in quella che sarà la prima tappa di un viaggio mediorientale che toccherà diversi stati.
Il premier si è anche appellato ai palestinesi perché cessi "ogni forma di conflitto interno" e perché cessino gli scontri sanguinosi tra i sostenitori dell'islamico Hamas e Al Fatah. Ha anche esortato tutte le diverse fazioni politiche a mostrare rispetto per gli avversari politici.
L'agenzia di stampa palestinese Maan ha intanto riferito che il presidente Abu Mazen è partito questa mattina in elicottero per Amman per colloqui con re Abdallah. Secondo la stessa agenzia, che cita il quotidiano arabo londinese Al Hayat, Abu Mazen giungerà a Damasco all'inizio della settimana per incontrarsi col capo dell'ufficio politico di Hamas Khaled Mashal al fine di cercare di giungere a un'intesa che ponga fine agli scontri tra Hamas e Al Fatah.
L'incontro è considerato risolutivo: potrebbe concludersi con un'intesa oppure accentuare ancora di più la spaccatura in campo palestinese e portare Abu Mazen a anticipare le elezioni. Nel caso di un'intesa, secondo Maan, verrebbe formato un governo di unità nazionale con Haniyeh primo ministro ma con i portafogli degli esteri, delle finanze e dell'informazione assegnati a esponenti di Al Fatah. Il ministero dell'interno, che controlla parte dei servizi di sicurezza, andrebbe invece a una personalità indipendente.