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Frutta, come merendine nelle scuole

di redazionale - 15/01/2007

     

Il progetto pilota della Pisana verrà presto sperimentato in sei scuole della capitale Frutta al posto di merendine nei distributori automatici delle scuole. Gli studenti romani, di ritorno dalla pausa festiva, «reduci» da dolci abbuffate natalizie, storceranno di sicuro la bocca ma la rivoluzione alimentare che prevede, per lo spuntino della ricreazione, mele, pere, banane e arance biologiche invece che kinder e coca cola, è ormai in atto. Si comincerà da questo mese con un «progetto pilota», finanziato dalla Regione, che riguarderà sei scuole della Capitale: tre medie e tre superiori. Alla Pisana devono ancora scegliere le scuole, l'unica certa è l'Istituto Agrario Sereni di via Prenestina dove gli studenti, nelle ore di lezione, coltivano i campi circostanti producendo frutta e verdura.

Il progetto, passato il periodo di sperimentazione, si estenderà anche ad altre scuole. L'idea è dell'assessorato regionale all'Agricoltura guidato da Daniela Valentini, lo scopo è quello di incentivare, e incoraggiare, il consumo di frutta sana come quella biologica. Un'iniziativa che, sicuramente, piacerà di più alle mamme con figli sempre più in carne e vicini all'obesità per un'alimentazione sbagliata.

Il modello del distributore frigorifero, che verrà installato nelle scuole, è stato esposto alla prima Biofiera di Roma, allestita lo scorso novembre al Parco della Resistenza. Il dispenser prevede più piani, ognuno con una temperatura diversa a seconda della frutta rigorosamente biologica. Per garantire freschezza e qualità il distributore verrà caricato ogni giorno di un centinaio di frutti che, lavati e incartati, «scenderanno» dal dispenser per un euro. Il progetto della Regione non si ferma alle scuole. I distributori di frutta faranno infatti capolino anche nei ministeri, nelle aziende comunali come l'Atac e l'Acea, e perfino negli ospedali e nelle aziende sanitarie.