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Le vie del sufismo: lo sguardo sulle realtà invisibili

di tariqa-burhaniya.it - 06/02/2007

Fonte: tariqa-burhaniya.it



Quinto appuntamento con “Le vie del sufismo, lo sguardo sulle realtà
invisibili, ciclo di conferenze a cura della confraternita sufi Burhaniya.


Sabato 10 febbraio, ore 17.30
Incontro con i non- luoghi per eccellenza:“Monte Qaf e monte Carmelo,
percorsi sulla via iniziatica” di Carmela Crescenti con proiezione di
immagini.

Un cammino spirituale può essere un percorso salvifico, di purificazione
dell’anima, di raggiungimento di pace e salvezza o un percorso sapienziale,
ultramondano, trascendente, cosparso di amore, ma anche permeato dalla
conoscenza sacra delle cose divine, in tal caso sarà anche un cammino
iniziatico ove la necessità di una influenza spirituale iniziale sarà la
base imprescindibile del cammino ulteriore.

Questa influenza spirituale proviene da un centro il cui apice è in
corrispondenza con le assise celesti, laddove i cori angelici che circondano
il Trono del Misericordioso trovano riposo solo nel lodarLo.
I profeti del monte Carmelo conoscevano La Lode come antico mezzo rituale
per giungere ai paradisi interiori e la pratica del salterio ne è oggi il
riflesso esteriore.
Con la pratica della lode e dei quattro pilastri dell’ascetismo: il
silenzio, la solitudine, la fame e la veglia, si raggiungevano le più alte
vette della contemplazione, giungendo da umani presso le schiere celesti.

Ma, ci dice Ibn Arabî, le schiere angeliche sono molteplici e tra gli angeli
che si librano attorno alla terra ve n'è uno eminente che primeggia sugli
altri, il cui nome è Qâf; da esso ha origine il monte che abbraccia la
terra, il monte Qâf, seggio di questo angelo nelle cui mani è
l'amministrazione di questo basso mondo, la distribuzione dei terremoti, dei
sussulti, degli sprofondamenti e di tutto quanto di analogo avviene sopra la
terra, di cui Egli ha in mano le redini. Il Principio circondò questo monte,
che è una delle rocce verdi, con un serpente immenso che congiunge la sua
testa con la coda.
Ho visto- continua Ibn Arabî- chi ha asceso questo monte ed ha visto questo
serpente.

Il Monte Qaf, quindi, è un luogo senza sito, un luogo sottile,
rappresentativo della polarità assiale che l’individuo umano deve
raggiungere e riconoscere già solo per percepire le brezze del Paradiso e da
lì andare oltre se il suo cuore glielo concede.


L’entrata è libera - Nella zawya, si osserva l'uso di togliersi le scarpe

Sede degli incontri: Zawya della Tariqah Burhaniya, Roma, Viale di Valle
Aurelia 112
(Metro Valle Aurelia)
Tel. 347.6530117   06.3293318   Fax 06.3291709
E.mail: burhanyaitaly@tele2.it

Per scaricare la locandina con il programma:
www.tariqa-burhaniya.it