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Piano per il risparmio energetico

di Marco Boschini - 07/02/2007

 

provincia di parma

Un futuro sostenibile passa attraverso l’utilizzo responsabile delle risorse e dell’energia. E l’Italia, su questi temi, è in ritardo.

Verità emerse anche nel convegno del 2 febbraio “Verso il piano provinciale per il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili”, organizzato dalla Provincia di Parma a “Palazzo Soragna” con amministratori, industriali, rappresentanti delle associazioni ambientaliste ed esperti di fama internazionale.
Una prima occasione d’incontro e di confronto in avvio del percorso che porterà la Provincia, con il coinvolgimento non solo degli enti locali ma anche di tutti gli altri componenti del tessuto economico e sociale, ad elaborare e approvare il “Piano per il risparmio energetico, l’uso razionale dell’energia e la promozione delle fonti rinnovabili”.

“Quello del risparmio energetico è un argomento centrale, e lo è da anni. Noi dobbiamo prendere conoscenza e coscienza di questo problema, e dobbiamo, oltre che dibattere, essere propositivi”, ha detto nel suo saluto iniziale il presidente dell’Unione Parmense degli Industriali Daniele Pezzoni, che ha aperto i lavori. “Il tema del risparmio energetico, strettamente legato a quello dello sviluppo delle fonti rinnovabili, è strategico per il futuro. Si tratta di un argomento non solo teorico, nei confronti del quale noi vogliamo dare il nostro contributo costruendo un piano concertato e condiviso, con il metodo che ci ha sempre contraddistinto”, ha spiegato il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, sottolineando “i due aspetti fondamentali del problema: la riduzione dei consumi e l’individuazione del potenziale di energia rinnovabile della nostra provincia”.

I margini d’azione sembrano esserci, stando alle prime stime: “Dai primi elementi conoscitivi emersi dal lavoro della Consulta provinciale per l’energia, e grazie agli approfondimenti e allo studio affidato all’ingegner Alecsei Sorokin, si evidenzia con estrema chiarezza come nel nostro territorio esistano grandi margini di risparmio energetico, sia nel sistema insediativo sia in quello produttivo, e notevoli potenzialità per il concreto sviluppo delle fonti rinnovabili con evidenti ed importanti benefici di carattere economico, ambientale e occupazionale”, ha osservato l’assessore provinciale all’Ambiente Giancarlo Castellani, per il quale “alcune tematiche appaiono immediatamente molto interessanti e presentano un grande potenziale di crescita nel contesto locale; in particolare: le biomasse, il solare termico e fotovoltaico, l’eolico, e soprattutto il risparmio energetico derivante da modalità costruttive e di ristrutturazione del patrimonio edilizio, da nuovi sistemi di trasporto e mobilità, da pianificazioni urbanistiche e territoriali innovative”.

Apprezzamenti al lavoro della Provincia dall’assessore regionale all’Ambiente Lino Zanichelli, che ha ribadito che “efficienza energetica e sostenibilità ambientale oggi sono due facce della stessa medaglia”. “In questi giorni – ha proseguito – la giunta regionale ha approvato il piano energetico, che punta su alcuni fattori-chiave come risparmio energetico, fonti rinnovabili, fonti che consentano di ottenere il massimo di efficienza energetica. In questo quadro, noi naturalmente guardiamo con molta attenzione alle iniziative delle Province, dalle quali possono nascere idee, azioni e contributi importanti”.

Al convegno, nel quale il presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Ermete Realacci ha illustrato le politiche energetiche nazionali e comunitarie in materia di “rischio clima”, hanno partecipato esponenti dell’Unione Parmense degli Industriali, delle associazioni ambientaliste, dei sindacati e dell’Enea; tra il pubblico anche il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, parlamentari, rappresentanti dell’ambientalismo e del mondo imprenditoriale. Particolarmente applauditi gli interventi “tecnici” di Ugo Bardi, presidente dell’Associazione per lo studio del picco del petrolio, e di Alecsei Sorokin, professionista di fama internazionale cui la Provincia ha assegnato l’incarico di elaborare uno studio conoscitivo sulla situazione energetica territoriale.

Sorokin ha inquadrato il tema del risparmio energetico in chiave sia globale sia locale, ha ribadito il forte ritardo dell’Italia e ha evidenziato le pesanti conseguenze cui il riscaldamento globale e la diminuzione delle risorse esporranno l’Italia in un futuro nemmeno troppo lontano: dai costi via via più proibitivi per il riscaldamento e per gli spostamenti con le auto private allo scivolamento fuori mercato delle “industrie energivore”, fino alla riduzione della produzione agricola. Le azioni da intraprendere? Da una sempre maggiore sensibilizzazione all’uso razionale delle risorse al deciso potenziamento del trasporto pubblico, fino a un rilevante scatto in avanti in materia di energie alternative e di fonti rinnovabili.

La Regione Emilia-Romagna, con la legge regionale 26/2004, assegna un ruolo determinante alle Province in materia di programmazione energetica territoriale: affida loro l’adozione di programmi e progetti di intervento finalizzati allo sviluppo sostenibile del sistema energetico, con particolare riferimento alla promozione dell’uso razionale dell’energia, delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico. Il convegno di Palazzo Soragna ha voluto rappresentare un punto d’inizio del percorso che porterà la Provincia di Parma ad elaborare e approvare il “Piano per il risparmio energetico, l’uso razionale dell’energia e la promozione delle fonti rinnovabili”, documento cui si intende giungere seguendo un itinerario concertato: lo stesso metodo già adottato in altre occasioni per l’elaborazione di strumenti di pianificazione e programmazione territoriale, con il coinvolgimento non solo degli enti locali ma anche di tutti gli altri componenti del tessuto economico e sociale.

Si tratterà di costruire un piano che identifichi il potenziale di energia rinnovabile del territorio e gli strumenti per la sua valorizzazione, le azioni da promuovere per ottenere una significativa riduzione dei consumi e diffondere modalità più razionali di utilizzo dell’energia: un documento la cui elaborazione partirà da una valutazione del contesto in cui devono svilupparsi le azioni di settore, considerando la situazione economica e politico-istituzionale sia a livello comunitario sia nazionale, la programmazione energetica regionale, gli strumenti di pianificazione regionale e locale relativi ad altri campi, settori ed attività. In questo quadro il piano dovrà mirare ad orientare l’operato di soggetti pubblici e privati a finalizzare in modo ottimale eventuali risorse pubbliche, prevedendo per le misure ipotizzate sia valutazioni costi-benefici sia stime dei flussi finanziari necessari alla loro attuazione.

Nel nuovo schema normativo la Provincia di Parma può quindi giocare un ruolo fondamentale nel promuovere e avviare sul suo territorio la “transizione energetica” da cui, in ultima istanza, dipenderanno il futuro mantenimento dell’attuale livello di benessere e la concreta possibilità di uno sviluppo sostenibile e duraturo.

Per ulteriori informazioni: www.provincia.parma.it