Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Velata minaccia. Attentato nel Sistan-Balucistan iraniano

Velata minaccia. Attentato nel Sistan-Balucistan iraniano

di Naoki Tomasini - 15/02/2007

Velata minaccia
Attentato nel Sistan-Balucistan iraniano, uccisi undici guardiani della rivoluzione
Undici guardiani della rivoluzione iraniani sono stati uccisi, ieri mattina, da una bomba nella provincia di Zahedan, nel nord-est dell’Iran.
 
L’attacco. “Undici cittadini di Zahedan sono stati martirizzati”, ha annunciato un comandante militare iraniano. Secondo le testimonianze, questa mattina, intorno alle 6:30, quattro persone hanno parcheggiato un’auto imbottita di esplosivo lungo una strada della città, in attesa che passasse un autobus carico di pasdaran, i ‘guardiani della rivoluzione’. Al momento del passaggio del mezzo, i quattro sono montati su motociclette e hanno sparato contro l’autobus per farlo fermare nel punto in cui l’auto era parcheggiata, che a quel punto è stata fatta esplodere con un comando a distanza. Uno dei ribelli, nel frattempo, riprendeva tutto con una telecamera.
 
La carcassa dell'autobus dopo l'attentatoI soldati di Dio. La città di Zahedan è la capitale della provincia del Sistan-Balucistan, che confina con il Pakistan e l’Afghanistan. L’attentato è stato rivendicato, con un comunicato all’Irna (l’agenzia stampa filo-governativa) da un gruppo della minoranza araba-sunnita chiamato Jundallah, ‘i soldati di Dio’, che nel luglio scorso si resero responsabili di un altro attacco, che causò il ferimento di due persone. Il governo ha usato da subito toni molto duri, promettendo un affondo deciso contro quelli che ha definito ‘gli agenti del disordine’, affiliati ad al-Qaeda. Ma anche, sempre secondo l’intelligence di Teheran, finanziati dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, per destabilizzare il regime dell’interno, come acade nella confinante regione del Khuzestan, ricca di giacimenti di petrolio e dove si trova la maggioranza degli arabi iraniani. Il portavoce del governo della provincia di Zahedan riferisce che il bilancio delle vittime potrebbe non essere definitivo, e che due degli attentatori sono già stati arrestati. Pare che la polizia abbia sequestrato loro la telecamera e diverse granate
 
Guardiani della RivoluzioneUna zona di confine.  Tutti i riflettori puntati quindi sulla guerriglia sunnita, ma la zona del Sistan-Balucistan è un importante nodo di passaggio per i contrabbandieri di armi e droghe, anche se l’argomento è un tabù in Iran. Nel recente passato, la zona è stata teatro di scontri tra milizie ed esercito iraniano, di attentati e rapimenti. Tutti i traffici illegali, da e verso l’Afghanistan e il Pakistan, passano da quella frontiera e il governo pakistano ha spesso accusato l’Iran di offrire retrovie sicure ai guerriglieri indipendentisti beluci che combattono il governo d’Islamabad. Ma i trafficanti non avrebbero avuto alcun interesse ad attaccare un autobus di pasdaran, simbolo della rivoluzione iraniana. L’attacco non resterà impunito e la vendetta sarà molto dura, quindi non si vede la convenienza dei contrabbandieri nel suscitare le ire dello Stato. Un mistero insomma, che fa salire ancora la tensione in Iran.