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Russia contro Stati Uniti per lo scudo spaziale

di Riccardo Barlaam - 16/02/2007

La Russia non vuole lo scudo spaziale americano. E minaccia di uscire dal Trattato per l’eliminazione dei missili a medio e corto raggio. Mosca vuole abbandonare unilateralmente il Trattato con Washington sulle forze nucleari intermedie - Inf, il cosiddetto accordo sugli euromissili firmato da Reagan e Gorbaciov nel 1987 - se gli Usa installeranno elementi del loro 'scudo spaziale’ antimissile in Europa orientale, nella Repubblica Ceca e in Polonia per la precisione.
Ieri il capo di stato maggiore russo Yury Baluyevsky ha ventilato l'ipotesi di denunciare il Trattato, aggiungendo che una decisione in merito dipenderà dalle prossime azioni messe in campo da Washington riguardo al suo piano di scudo missilistico in Europa centrorientale.
Le autorità statunitensi non sono state ufficialmente informate della intenzione russa di ritirarsi dal Trattato Inf ha detto oggi all'agenzia di stampa Interfax un portavoce dell'Ambasciata americana a Mosca.
Le parole del capo di stato maggiore sono arrivate a conferma degli avvertimenti del presidente russo Vladimir Putin, che a Monaco la settimana scorsa aveva puntato il dito contro «un uso della forza eccessivo e quasi senza freni nelle relazioni internazionali». Accusa mirata contro la politica di Bush: «Uno stato, gli Stati Uniti, ha travalicato i suoi confini nazionali in ogni modo possibile. Questo è molto pericoloso, nessuno si sente più sicuro perché nessuno si può più riparare dietro il diritto internazionale».
Putin aveva aggiunto che «l'unilateralismo statunitense sta alimentando una corsa agli armamenti insieme al desiderio dei Paesi emergenti di dotarsi dell'atomica».
Il trattato Inf, che riduce l'intera classe di missili a medio raggio basati in Europa, era stato firmato da Ronald Regan e Mikhail Gorbaciov nel 1987. Gli Stati Uniti hanno annunciato la propria scelta per la costruzione dello scudo antimissile a gennaio.
L'eventuale ritiro russo dall'Inf «è un problema per noi (americani)», ha detto ieri il capo della Difesa Usa, Bob Gates.
Washington ha chiesto il mese scorso alla Repubblica Ceca e alla Polonia di fungere da avamposti europei dello scudo antimissile americano, provocando immediate proteste di Mosca. Adducendo la motivazione di far fronte a eventali attacchi missilistici, in provenienza soprattutto dall'Iran, il Pentagono intende installare entro il 2001-12 nella Repubblica Ceca un sistema radar e in Polonia dieci intercettori.