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Condividere i virus dell’influenza aviaria e la produzione di vaccini

di Valeria Confalonieri - 19/02/2007

Virus, e vaccini, per tutti
Nuove intese fra Indonesia e Oms per la condivisione di campioni del virus dell'aviaria
Condividere i virus dell’influenza aviaria e la produzione di vaccini. Un incontro fra il Ministero della salute indonesiano e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), avvenuto venerdì 16 febbraio, ha affrontato temi quali l’importanza di una condivisione dei campioni di H5N1 da parte dell’Indonesia e garanzie sulla disponibilità del vaccino contro l’aviaria per i Paesi poveri.

Pollo in vendita al mercato. Copyright - Who/P. VirotVantaggi per tutti. L’Indonesia dovrebbe dunque rendere nuovamente disponibili i campioni di H5N1, necessari per seguirne le modificazioni ed essere pronti con un vaccino efficace, soprattutto in caso di cambiamenti che potrebbero rendere il virus maggiormente pericoloso per l’uomo, con il rischio di pandemia di influenza aviaria. Già dall’inizio del 2007, secondo quanto riferito settimana scorsa da David Heymann, dell’Oms, e riportato dalla Bbc, l’Indonesia non aveva più fornito tali campioni, e aveva destato preoccupazione la notizia di un accordo preliminare del Paese con una azienda farmaceutica statunitense per la cessione dei campioni in cambio di assistenza per la produzione del vaccino. Ora, a seguito dell’incontro di venerdì, da un lato, il ministro indonesiano concorda sulla necessità di una condivisione dei virus con l’Oms per la salute pubblica globale, e ricomincerà a muoversi in questo senso; dall’altro, l’Oms continuerà il confronto e il lavoro con il Ministero della salute e con altri Paesi per sviluppare meccanismi grazie ai quali sia possibile una distribuzione equa e una disponibilità di tali vaccini. Lo stesso David Heymann ha detto che sarà necessario ulteriore lavoro per far sì che sia l’Indonesia sia gli altri Paesi poveri abbiano accesso ai benefici che derivano dalla libera messa in comune dei campioni di virus. La storia è un monito in questo senso: l’Oms stessa, secondo quanto riportato dalla Bbcbc, riconosce che in passato vaccini prodotti grazie al materiale fornito dai Paesi poveri hanno poi portato vantaggi soprattutto a quelli ricchi.

Polli in vendita al mercato. Copyright - Who/P. VirotProgressi e limiti. Intanto l’Oms riferisce progressi riguardo le ricerche sui vaccini contro l’influenza aviaria, con lo sviluppo di prototipi in 10 paesi da parte di 16 industrie. Oltre 40 studi clinici sono già stati completati osono ancora in corso, la maggior parte dei quali su adulti sani, ma in alcuni casi sono inziati studi anche su anziani e bambini. Tuttavia, accanto alle buone notizie sui progressi delle ricerche in corso, l’riferisce Oms è preoccupata per l’attuale mancanza di una capacità di produzione di quantità di vaccino sufficienti a coprire le necessià globali, in caso di epidemia di aviaria. In questa direzione si pongono gli sforzi per rendere i Paesi poveri in grado di produrre autonomamente il vaccino.