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Monsanto: come devastare un piccolo villaggio del Galles

di Emiliano Angelelli - 20/02/2007

       
  
 

La multinazionale del biotech sarebbe responsabile di uno dei più gravi casi di inquinamento della Gran Bretagna

monsanto

La Monsanto, colosso dell'agrochimica, non ha certo bisogno di presentazioni. I danni inferti dalla multinazionale all'ambiente (vedi Ogm e pesticidi) sono credo noti a tutti, ma nonostante questo non smetto di sorprendermi di fronte a nuovi casi di inquinamento e devastazione degli ecosistemi. Il Guardian ha pubblicato oggi un lungo rapporto circa l'attività della multinazionale che, tra il 1960 e il 1977, si sarebbe sbarazzata di migliaia di tonnellate di rifiuti altamente tossici sul suolo inglese, e in modo particolare nel sud del Galles, a Groesfaen, un piccolo villaggio nei pressi di Cardiff.

L'Agenzia ambientale britannica ha fatto partire un'indagine dopo aver scoperto che per oltre trent'anni sostanze tossiche pericolosissime (soprattutto PCB, ma anche derivati dell'Agente Arancio e diossine) hanno contaminato le falde acquifere e hanno raggiunto con facilità la catena alimentare. Ma la cosa veramente inquietante è che le autorità erano a conoscenza del problema sin dai primi anni Settanta e che nessuno ha fatto niente per avvertire o proteggere la popolazione locale.

La Monsanto smise di produrre il temibile PCB negli Stati Uniti intorno al 1971, ma le autorità britanniche, che erano a conoscenza sin dagli anni Sessanta della pericolosità di questo composto, hanno permesso che la produzione nel sito di Newport, in Galles, andasse avanti fino al 1977. Attualmente il sito di Groesfaen è uno dei maggiormenti contaminati di tutta la Gran Bretagna e secondo le autorità locali ci vorranno circa 100 milioni di sterline per porre rimedio al danno.

Naturalmente la Monsanto gioca a fare lo "scarica barile" affermando che la compagnia che si era occupata dello smaltimento dei rifiuti tossici - Pharmacia, sempre di proprietà della multinazionale - aveva avvertito gli appaltatori circa la natura dei rifiuti prima dello smaltimento. Smaltimento che sarebbe avvenuto comunque senza l'utilizzo di veicoli di proprietà della compagnia stessa. Affermazioni che dal mio punto di vista suonano veramente come grottesche. Lancia il sasso e nascondi la mano.

Quest'articolo è stato pubblicato anche su Blogeko