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Aveva ragione Bartali!

di centrofondi - 23/02/2007

 

 

Questi saranno ricordati come i tempi della carenza. Manca di tutto: i soldi, il tempo, il

petrolio, il Gas e persino l’amore.

Siamo talmente presi a rincorrere le scadenze giornaliere, immersi nel traffico, nei pensieri,

con il solo scopo di sopravvivere nella giungla della nostra esistenza che non riusciamo a

capire come abbiamo fatto a finire in questa situazione.

Eppure tutti i politici, i mass media, i promotori finanziari ci dicono che questi sono anni di

boom economico…sarà, ma guardandoci intorno non vediamo che gente sempre più

affannata, che già al 20 del mese entra in apnea da mancanza di denaro e sta soffocando nei

debiti. Solo qualche anno fa si riusciva anche a mettere da parte qualche cosina e magari

farsi una vacanza, oggi invece…

Alzi la mano chi non si riconosce in questi pensieri, secondo l’Istat almeno 20 famiglie su

100 e la tendenza è in costante aumento; 30 addirittura sarebbero in difficoltà ad affrontare

una spesa improvvisa e almeno 15 famiglie hanno avuto problemi ad arrivare alla fine del

mese. Coloro che ricorrono ai prestiti aumenta di anno in anno ed è difficile trovare famiglie

che non devono combattere con le rate del mutuo per la casa, con quella dell’auto, del

frigorifero o del televisore.

Ora, se vi dicessimo che tutta questa situazione è stata voluta e pianificata a tavolino vi

stupireste?

Il denaro, ormai dal 1694 anno di fondazione della Bank of England, viene usato come

mezzo di potere sugli stati e sulle persone: tramite l’emissione del denaro cartaceo le banche

centrali indebitano gli stati e tramite le banche commerciali indebitano ciascuno di noi (per

una “rinfrescatina” consigliamo di rileggere http://cronologia.leonardo.it/biogra2/moneta.htm ). La

caratteristica comune ai due casi è che per rendere più “interessante il gioco” non vengono

mai resi disponibili i soldi relativi agli interessi che necessariamente devono essere cercati

tra il denaro emesso (a debito s’intende). Aumentando l’indebitamento pubblico e privato è

chiaro che diventa sempre più difficile poter far fronte ai debiti ed è esattamente la

sensazione che più o meno tutti stiamo provando in questi anni.

Avere stati e popoli indebitati significa avere politici, ammesso che siano in buona fede cosa

che sinceramente appare sempre più improbabile, e persone estremamente malleabili tanto

sono occupati nell’impossibile impresa di restituire il denaro dei prestiti contratti.

Nel 2001, dopo lo scoppio della bolla dei mercati finanziari ed il crollo del WTC saremmo

dovuti sprofondare in una pesante recessione, ma proprio in quel momento è scattata la fase

2 del progetto ovvero dopo gli stati è arrivato l’indebitamento selvaggio delle famiglie.

Nei paesi anglofoni (Usa, Inghilterra e Australia) fino a quel momento ottenere liquidità

dalla casa, era relativamente difficile a causa dei costi elevati e dei criteri di concessione dei

mutui da parte delle banche. Dal 2001 con i tassi di interesse ai minimi del secolo le banche

hanno aperto i cordoni della borsa ed il MEW mortgage equity withdrawal ovvero l’ottenere

liquidità dalla casa, è diventato lo strumento per la ripresa economica.

Con questo meccanismo le famiglie americane, inglesi, australiane si sono indebitate per

cifre impensabili. Gli americani hanno estratto liquidità dalla casa al ritmo di 400 miliardi

l’anno oltre naturalmente a tutti i mutui immobiliari e prestiti al consumo che esistono anche

da noi e maggiore era l’incremento del valore della casa, solo dovuto all’inflazione,

maggiore era la liquidità che veniva erogata. In pratica se avevo una casa da 100.000$ me

ne davano 50.000 da poter spendere e se dopo qualche anno, come è accaduto, la casa

valeva il doppio la banca mi integrava il mutuo di altri 50.000$.

La sensazione di falsa ricchezza data dall’aumento dei valori degli immobili, in realtà

alimentato da questo meccanismo perverso, invoglia all’indebitamento che però non ha

nessuna ragion d’essere perché il reddito non è aumentato allo stesso ritmo perciò, quando

per una qualsiasi ragione il meccanismo s’inceppa, ad esempio i prezzi degli immobili che

calano a causa delle famiglie che non riescono a far fronte alle rate, i nodi vengono al

pettine.

Per darvi un’idea del peso che ha avuto questo “giochino” sull’attuale ripresa, guardate

questo grafico

Le barre in blu sono la crescita del PIL americano dal 1996 mentre quelle rosse sono il PIL

senza l’aiuto del MEW. Vedete bene che prima del 2000 l’influenza del MEW era minima,

mentre senza il MEW nel 2001 e 2002 gli Usa e di conseguenza tutto il mondo sarebbero

crollati in una recessione nella quale ancora non saremmo usciti.

Ma non basta, dal 2001 c’è stata anche l’esplosione dei mutui chiamati subprime ovvero

quei mutui che vengono concessi senza una documentazione valida che certifichi il reddito

del richiedente, ma solo con una dichiarazione di essere in grado di poter far fronte alle rate

del mutuo. In questi anni questi mutui ad alto rischio sono cresciuti fino a diventare una

percentuale importante dei finanziamenti degli immobili

Nello stesso periodo c’è stata l’esplosione delle carte di debito, ovvero quelle carte che

permettono di pagare rateizzando l’importo nel tempo. Oggi in Usa si utilizzano le rate

anche per pagare le costosissime spese mediche. Nelle famiglie ci sono almeno due o tre di

queste carte. Alcune banche le offrono anche a coloro che negli anni passati hanno

dichiarato il fallimento della famiglia (là è possibile), ovviamente a tassi “leggermente”

superiori.

Con l’enorme liquidità immessa dalle banche centrali (le statistiche indicano dal 10 al 15%

all’anno in Usa e quasi il 10% in Europa, molto di più in Cina e Giappone) e l’enorme

montagna di debito privato, si è dato vita a questa ripresa economica falsa e drogata.

Due dati su tutti: il debito delle famiglie dal 2001 è aumentato da 29.000mld$ a

43.000mld$, mentre il Pil nello stesso periodo è aumentato di circa 1.500mld$ . Questo

significa che dal 2001 ad oggi per far aumentare il Pil di 1.500mld$ ci sono voluti

14.000mld$ di nuovi debiti ( e mancano quelli aziendali e statali).

Il debito privato americano ha raggiunto il 111% del Pil, mentre in Inghilterra addirittura il

160%.

Cifre da capogiro che farebbero impallidire qualsiasi persona dotata di buon senso. Capite

tutti che la situazione è insostenibile.

In Europa esclusa l’Inghilterra, la situazione è leggermente migliore e grazie al nostro buon

senso, forse un retaggio delle nostre origini contadine, in Italia abbiamo un debito familiare

che è molto inferiore alla media europea. Non per questo siamo risparmiati, infatti i nostri

servizi essenziali sono dal 30 al 50% più alti che negli altri paesi e siamo preda ambitissima

per le banche italiane ed estere che si contendono la nostra piazza come lupi affamati. E

hanno ragione se pensate che gli utili delle banche italiane nel 1990 erano 3 mld di euro

netti mentre oggi circa 15 (30.000 mld di lire!!!) e che nella corsa all’indebitamento noi

abbiamo ancora moltissima strada da fare.

Ora che vi abbiamo fatto un quadro della situazione, pensate che sia sostenibile all’infinito?

Perché nessuno ne parla?

Perché i nostri Tg e la nostra politica sono pieni di sciocchezze?

Non pensate che questa strada può portare solo al fallimento del pianeta?

I casi sono due o siamo in mano ad una banda di scellerati delinquenti o ad un branco di

incoscienti. In entrambe i casi la faccenda è molto seria e richiede il nostro impegno

personale per poter uscire da questo incubo.

La soluzione, come ormai ripetiamo da tempo, per fortuna esiste ed è per prima cosa quella

di recuperare con uno sforzo sovrumano la capacità di discernimento che ogni giorno è

messa a dura prova dal meccanismo mediatico.

Il secondo passo è quello di distaccarsi ogni giorno sempre di più da questo sistema del

mors tua vita mea che ci ha lasciato sempre più soli e sempre più passivi e in balia degli

eventi.

Il terzo quello di riprendere il timone della propria vita e mettere in atto quello che

suggerisce il buon senso (un vecchio proverbio recitava: se guadagni sei e spendi nove te

ne accorgerai d’inverno quando piove e un altro più famoso diceva non è mai troppo tardi)

Il quarto lavorare insieme a coloro che si sono accorti che qualcosa non va, e sono sempre di

più, ad una nuova moneta senza debito, ad una nuova economia, ad una nuova vita che

abbia maggior rispetto di noi stessi e per le risorse.

Il quinto ed ultimo trovare il tempo di alzare la testa ed interrompere le assurde attività che

stiamo facendo con stressante frenesia, guardare la bellezza delle cose e delle persone che ci

circondano e pensare a quanta ragione avesse Bartali quando diceva nel suo dialetto toscano

Gliè tutto sbagliato…gliè tutto da rifare!

That’s all folks