Sul piano "logico-ideologico" il professore ha ragione: una volta stabilita la PREMINENZA, appunto logica (il singolo uomo come "premessa logico-argomentativa") e ideologica (il singolo uomo come punto di "partenza" e di "arrivo" di qualsiasi processo storico),DELL'INDIVIDUO, la libertà di scelta e azione dell'uomo (nella sua singolarità) deve essere totale.
C'è un solo problema: come verrà articolato socialmente questo diritto di morire? Verranno istituite commissioni mediche, di "specialisti", che decideranno quando e come "soddisfare" le "richieste" dei singoli? E su quali parametri? E in quali strutture? Non sussiste forse il rischio di commettere ingiustizie e abusi, una volta che a occuparsi di questo problema saranno le stesse burocrazie mediche e politiche che non riescono a gestire in modo efficiente i nostri ospedali.
Quel che può "filare" sul piano logico-ideologico, purtroppo può non "filare" sul piano pratico, come dire, sociologico. Le idee vanno sempre rapportate a una realtà concreta: ecco un buon elemento di riflessione. Anche per il professor Veronesi.