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Principe Harry nella terra delle gaffes

di Felicity Arbuthnot - 07/03/2007

   
 
    Terzo nella linea al trono, spedito in Iraq



Surreale. Il Principe Harry, il 22enne nipote della Regina, il figlio più giovane dell'ultima principessa Diana e terzo nella linea al trono, è stato spedito in Iraq, con il suo reggimento, i Blues and Royals. All'idea d'essere schierato a Bassora, il principe amante dei parties, come viene riferito, 'non sta più nella pelle' ed è 'eccitatissimo'. Sembra abbia seguito un corso di consapevolezza culturale e costumi locali (che presumibilmente comprende dare calci alle porte alle 3 di notte, gettare famiglie giù dai loro letti, e trascinare ragazzi nelle caserme per picchiarli, con una strana punta di tortura inclusa)

'Cornet Wales', è il suo titolo di ufficiale dell'esercito, equivale ad un secondo tenente (un cornet è una cialda conica riempita di gelato, che gocciola copiosamente a meno che non sia mangiato velocemente), della sua determinazione ad essere schierato, piuttosto che essere stanziato a casa per motivi di sicurezza ha detto: 'In nessun caso me ne starò seduto sul mio culo mentre i miei ragazzi stanno combattendo'. 'I suoi ragazzi?' Spero che conoscano il loro posto sotto il loro novellino Signore Sovrano. Il professor Michael Clark del London's King's College ha detto all'Evening Standard che "l'erede di riserva", come alcuni cinici si riferiscono in maniera disonorevole è "... assolutamente un ufficiale come tutti gli altri...nè più nè meno...".

Il principe ha lasciato l'elitario college inglese di Eton con una 'B' in arte..., il che ha portato la sua insegnante d'arte, Sarah Forsyth, a ricevere 45 mila sterline di danni, per l'ingiusto licenziamento dall'università, dato che aveva dichiarato che lei lo aveva aiutato con il progetto. Un portavoce del principe ha respinto le sue affermazioni, ha riferito il The Scotsman (14 febbraio 2006.) L'uomo che deve condurre i suoi 'ragazzi' nella complessa e spesso (agli occhi occidentali) anonima provincia mesopotamica di Bassora tra le miriadi di vicoli e le caotiche complessità dell'antica città di Bassora, ha anche preso una 'D' in geografia.

La storia, eliminata dai suoi esami finali, avrebbe potuto essere utile. Gli Iracheni hanno una lunga memoria storica delle invasioni britanniche che hanno subito. Bassora è stata occupata dai Britannici per la prima volta nel mese di novembre del 1914. Seguirono rivolte, culminate nel 1920, quando l'Iraq venne messo sotto mandato britannico (nel 1917, il Generale britannico Stanley Maude si fermò a Falluja e disse che venivamo come 'liberatori', non come 'invasori'). Il 13 agosto 1921 la Gran Bretagna installò il suo Re fantoccio, Faisal I. ('Alla fine abbiamo incoronato il nostro piccolo Re ', scrisse Gertrude Bell da Bagdad.)

Successivamente gli Inglesi continuarono la loro riscrittura delle mappe della regione ("linee nella sabbia"), nel 1933 Faisal morì e gli succedette suo figlio Ghazi che venne assassinato nel 1939 (versione irachena), ucciso in un incidente automobilistico (versione britannica). I Britannici furono in ogni caso giudicati responsabili dagli Iracheni. Quando scoppiò la II Guerra Mondiale, il governo iracheno di Nuri Said si schierò dalla parte della Gran Bretagna (finì per essere trascinato lungo le strade finchè non ne rimase ben poco). Il 14 luglio 1958 le ultime vestigia di influenza dei Britannici morirono con l'esecuzione di Faisal II, quando duecento 'liberi ufficiali' rovesciarono la monarchia. 'L'indipendenza' dalla Gran Bretagna venne dichiarata nel 1932, in effetti rispecchiava l'attuale falsa "indipendenza" dell'Irakq dall'America e dalla Gran Bretagna e morì soltanto con Faisal II.

'L'intero periodo della monarchia imposta dai britannici vide una grande turbolenza in Iraq. la violenza ed il terrore si intensificarono... 'gli attentati, gli assassini, le esecuzioni pubbliche, le persecuzioni dei gruppi dissidenti... la rivolta seguì alla rivolta' scrive Geoff Simons (“L'Iraq: dai Sumeri a Saddam”, Macmillan 1994). Inoltre, allora come ora, gli elementi fondamentalisti in Iran hanno cercato di esercitare influenza, particolarmente a Bassora e nelle province del sud. Tutte le storie si ripetono inspiegabilmente in Iraq. E si mostravano lo stesso disprezzo per la vita e la superiorità verso la sua gente. "Non capisco questa sensibilità sull'uso del gas. Sono fortemente a favore dell'uso del gas tossico contro tribù non civilizzate", scrisse Winston Churchill.

"Se i curdi non avessero imparato dal nostro esempio a comportarsi civilmente, allora avremmo dovuto sculacciarli sul sedere. Questo è stato ottenuto con bombe e pistole", scrisse il Comandante Gale, del trentesimo squadrone della Royal Air Force (Vedi sempre :“L'Iraq: dai Sumeri a Saddam”, Macmillan 1994)). I britannici in pratica non assunsero o istruirono nessun iracheno e, quando se ne andarono, scrive Simons, la durata media della vita era di ventisei anni e l'analfabetismo colpiva il 90% della popolazione.

Aggiungiamo la malvagità della storia recente e l'ancor più recente embargo di tredici anni, responsabile d'almeno un milione e mezzo di morti in eccesso (1990-2003) un'invasione illegale e la successiva carneficina, il linciaggio del legittimo presidente iracheno e del suo fratellastro e questo è il luogo dove "il principe non troppo complicato" deve guidare i suoi "ragazzi".

Bassora è inoltre stata la linea del fronte della guerra negli ultimi decenni. Nella guerra Iran-Irak (1980-1988), la Guerra del Golfo del 1991 ed ora nelle incursioni iraniane e nelle aggressioni e disprezzo britanniche ed americane per la gente della città antica. "Se ci fosse una guerra fra Francia e Germania, Bassora sarebbe bombardata", è un modo di dire ironico che gira in città. La famiglia del poeta Siegfried Sassoon all'epoca della Prima guerra mondiale veniva da Bassora: "Voi folle dalla faccia compiaciuta con l'occhio scintillante che incoraggiate i soldati in marcia, infilatevi di nascosto in casa e pregate di non conoscere mai l'inferno in cui andranno la gioventù e le risate". (Suicidio nelle trincee).

Sinbad partì per i suoi viaggi magici da questa affascinante città che, con la regione, produce quasi seicento differenti generi di datteri, venerati quasi come sacri, come le olive della Palestina. Gli Inglesi sono arrivati a Bassora nel 2003 sventolando la bandiera di San Giorgio - la bandiera dei crociati - sui loro veicoli. Quando la mancanza d'acqua, a causa del bombardamento, si è trasformata in una minacciosa crisi mortale per la popolazione, la fornitura in dono dell'acqua venne portata dal vascello della marina britannica "Sir Lancelo". A quanto pare è diventata una piccola piacevole fonte di guadagno. La Marina di Sua Maestà secondo quanto riferito era così preoccupata per la popolazione traumatizzata, affamata, disidratata, che piuttosto di darla direttamente loro, la dettero ai locali con autocisterne per venderla ai poveracci. Qualsiasi vecchia autocisterna, non importava cosa ci fosse stato dentro. La leggenda vuole che Sir Lancelot fosse rapito da bambino e venisse allevato da una fata dell'acqua. Quei crociati hanno davvero il senso dello humor.

Se il principe Harry desidera misurare il livello di apprezzamento della presenza britannica illegale a Bassora e provincia, farebbe bene a far fare ai suoi "ragazzi" una deviazione al cimitero di Bassora, che contiene le Tombe di Guerra britanniche. (FOTO 1 FOTO 2) Cimiteri degli ex invasori britannici, in tutto l'Iraq, sono stati curati da generazioni di Iracheni come se i loro cari fossero là, i più vecchi da cento anni. Alla morte, Dio si assume la responsabilità dell'ingiustizia e Lui giudica. Il luogo del riposo definitivo deve essere rispettato dai viventi. Al momento dell'invasione, le tombe di guerra britanniche furono immediatamente vandalizzate e rovinate - compresa quella del General Maude a Bagdad.

Quello, comunque è il destino dei morti. La Gran Bretagna ha seguito l'America nella crociata, invadendo, macellando, linciando il legittimo presidente iracheno. Il principe Harry ed i suoi "ragazzi" stanno ora per occupare illegalmente palazzi o altri edifici dello Stato. Un crimine di guerra. Inoltre lui sarà partecipe del "crimine supremo" secondo il regolamento del Tribunale di Norimberga: una guerra d'aggressione. C'è da domandarsi che cosa stia pensando Sua Maestà. Soltanto un ingenuo potrebbe pensare che la cattura, se non peggio, del principe non sarebbe l'ultimo rimborso per le numerose ingiustizie storiche britanniche in Iraq, antiche e recenti. Inoltre, il principe non può andare nemmeno ad un party notturno nell'esclusiva Mayfair a Londra (e finire fuori dalla porta alle 3 di notte) senza uno squadrone di guardie del corpo personale. Mentre diventa, inevitabilmente, l'ultima calamita per la resistenza, si segnala che un'unità della SAS è stata addestrata per seguirlo/proteggerlo/recuperarlo. Anche i suoi "ragazzi" lo diventeranno per premio, a causa della sua presenza? La logica del suo schieramento è uguale alla recente rivelazione che il Ministero della Difesa ha speso 18.000 sterline in esperimenti per scoprire se cittadini britannici a caso avrebbero potuto trovare Osama bin Laden con la chiaroveggenza. Il principe Harry ed i suoi uomini, mentre "perlustreranno" o staranno occupando palazzi, saranno un premio oltre l'oro.

Al prezioso principe di Gran Bretagna, inoltre sarà permesso andare a casa per la commemorazione di sua madre ed un concerto in suo onore. Ai soldati britannici figli di un dio minore è permesso di fiondarsi a casa per delle commoventi commemorazioni familiari? Dormiteci sopra. Mentre i privilegiati pregano e fanno feste, i "ragazzi" senza dubbio pattuglieranno da soli, e, non voglia il Cielo, forse pagheranno anche il prezzo del Cornet. "Quando la guerra è finita ed i giovani sono morti stecchiti e (gli anziani) si recano a casa e muoiono a letto", scrisse il figlio di Bassora, Sassoon, su chi pianifica la guerra.

Il Primo Ministro Blair di recente ha detto che era "fiero" della sua guerra. Simon Carr, che scrive della Scena Politica per l'Indipendent, ha scritto preoccupato per il Caro Leader: "... attraversando la sottile linea fra insanità e pazzia".

Quando morì la madre del principe Harry, la principessa Diana, Blair nel suo migliore Shakespeare scolastico, è rimasto con il labbro tremante ed ha parlato della "... la principessa della gente". Bisogna sperare, che malgrado tutti i migliori sforzi, il capitolo finale in questa follia storica che sfida la vergogna, non sia lui che procede barcollando nel tramonto, verso una poltrona nel gigantesco gruppo Carlile (fondato dalle famiglie Bush e bin Laden) ricordato per sempre rendendo omaggio al: "Principe della gente".

Diana stessa è ricordata in una camminata organizzata molto attentamente attraverso un campo minato. Suo figlio si sta dirigendo sia verso un campo minato politico che uno reale. L'impiego del principe è stato ironicamente annunciato il 22 febbraio, ad un anno dal giorno della distruzione della moschea dorata di Samarra. In Medio Oriente, le date sono tutto. Il secondo giorno del secondo mese, fu ritenuto sfortunato da Pitagora e venne consegnato a Plutone. Samarra era il 222.

"Piangi Dio, per Harry, l'Inghilterra e S. Giorgio".
Shakespeare, Enrico V; Atto Rerzo.

L'umanità non imparerà mai?

Felicity Arbuthnot
Fonte: http://www.globalresearch.ca/
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01.03.2007

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FILMARI