Il padre spodestato (recensione)
di Marco Cavina - 09/03/2007
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In breve Dagli altari alla polvere, dalla monarchia dei padri alla monarchia dei figli. La parabola del potere paterno ha toccato oggi il suo minimo. È un dato ormai acquisito che la patria potestà sia ‘politicamente scorretta’: millenni di progettazione ed elaborazione culturale sono stati azzerati negli ultimi duecento anni e il ‘padre di famiglia’ appare definitivamente il fossile di un’altra epoca. I nuovi padri subiscono – soprattutto se separati – discriminazioni e svantaggi, eredità paradossale e coatta della tirannide esercitata per millenni dai loro antichi predecessori. Ai presunti diritti del padre sono anteposti gli inalienabili diritti del figlio. In un saggio di ampio respiro, Marco Cavina traccia la storia plurisecolare della costruzione e del progressivo smantellamento di un mito fondante dell’uomo in società: il padre come colonna dell’ordine domestico e sociale; il padre come referente del potere politico e religioso; il padre come veicolo della tradizione e dell’esperienza fra le diverse generazioni. Indice Premessa – Parte prima. Onore, timore, amore: il retaggio – I. Nella natura, nella società, nell’anima (I capostipiti dei padri europei) – II. Della casa il Re (L’antico regime dei padri) – Parte seconda. Trionfo di Edipo – I. Unità, maschiezza, proprietà, perpetuità (Il fallimento dell’utopia tradizionalista) – II. La Rivoluzione dei figli e l’agonia del patriarca (Nell’Ottocento, in Europa) – III. La patria potestà politicamente scorretta (Stato ‘paterno’, individualismo, puerocentrismo) – Note – Indice dei nomi |