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I tartassati dalla Banca Centrale Europea. Perchè aumenta il costo del denaro?

di Galapagos - 10/03/2007

I tartassati dalla Bce  
Ieri la Bmw ha fatto sapere che nel 2006 le sue vendite di auto (tutti segmenti di lusso) hanno raggiunto livelli record, così come i profitti. Alcuni giorni fa, invece, l'Istat ci aveva comunicato che, a sorpresa, nel 2005 il risparmio degli italiani è aumentato, salendo al 14,8% del prodotto interno lordo. L'aumento è stato dello 0,5% rispetto al 2004 e dell'1% sul 2003. Una crescita non da poco, visto che nel 2005 il Pil era rimasto praticamente immobile rispetto ai valori del 2004. Di più: proprio nel 2005 si è cominciato a parlare di crisi della quarta settimana, di milioni di persone che non riescono ad arrivare alla fine del mese.

Alcuni analisti sostengono che è nei periodi di stagnazione che le persone cercano di risparmiare di più per fronteggiare un futuro incerto. E, in questo - aggiungono - fanno del male al sistema economico, perché l'aumento della propensione al risparmio confligge con la propensione ai consumi, riducendo la spesa che sarebbe necessaria a far crescere il reddito. L'economia Usa in questo è un modello: il tasso di risparmio delle famiglie è addirittura negativo, ma l'economia seguita a crescere grazie al forte impulso della domanda di beni di consumo.

Nel caso italiano non sembra esserci contraddizione tra l'aumento del risparmio e la difficoltà a campare negli ultimi giorni di ogni mese. Come sempre le medie nascondono situazione molto differenti. Negli ultimi anni, diciamo dal 2001 (come la stessa Istat e la Banca d'Italia ci hanno dimostrato) la politica economica berlusconiana è stata impostata al classismo più esasperato. Il risultato è stato un netto peggioramento nella distribuzione del reddito che ha finito per danneggiare molti. In particolare i lavoratori dipendenti.
Di qui nascono le disuguglianze: c'è parte della popolazione che in questi 5 ani ha visto crescere molto il proprio reddito (anche con l'aiuto dell'euro) e ha potuto continuare a consumare in abbondanza, ma anche ad aumentare il risparmio e c'è chi non ha avuto questi benefici e ha dovuto ridurre i consumi e risparmio, in molti casi «mangiandosi» quello che in passato era stato risparmiato. Ieri la Bce ha nuovamente aumentato il costo del denaro: la decisione non è supportata dall'andamento decrescente dei prezzi, né da altre variabili, ma la Bce ha deciso di lanciare un messaggio contro gli aumenti contrattuali eccessivi: anche a Francoforte l'unica politica che conta è quella di classe. E la conferma ariva dall'aumento del costo del denaro: a rimetterci sarano solo i poveracci con un mutuo a tasso variabile.