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I vettori del porno

di Paola Manduca - 15/03/2007





 

In principio fu Colpo Grosso: dall'87 al 91 il programma semi-erotico di Umberto Smaila, in onda alle 22.45 prima sulla rete Italia 7 e poi su Odeon tv, fu un successo clamoroso in termini di share, al punto che Blob ne trasmise uno stacchetto per un'intera stagione tv e il format fu esportato in mezza Europa. Poi intervenne la censura a relegare tutto ciò che era considerato poco più che erotico e meno che porno in terza o quarta serata, con film tagliati nelle scene clou e promo molto allusivi ma poco espliciti. Ancora adesso il massimo dell'hard lo si può trovare in filmini registrati e all'apparenza molto datati in cui donne al mare come sotto la doccia, su squallidi divani o alle prese con un'amica invogliano a comporre un numero di telefono e a trasformare tutto questo in uno show dal vivo.

La repressione televisiva ha poi spostato il pubblico degli afecionados sulla rete, su cui è possibile scaricare gratis o condividere ogni sorta di materiale hard core senza alcun rischio di natura legale, ma con serie probabilità di rimanerne schiacciati sotto il piano psicologico. La vastità dell'offerta e la maggiore intimità del monitor del pc rispetto allo schermo tv ha generato nel giro di pochi anni quello che è stato definito come un nuovo fenomeno di dipendenza da porno-web, come emerge da uno studio condotto dalla facoltà di Psicologia dell'Università di Urbino che ha distinto a questo proposito 3 tipologie di dipendenza: cyber sex addiction, chat sex addiction e il cyber porn addiction*. In tempi recenti il porno, mercato sempre fiorente, si è spostato sul cellulare ed è già un successo. I più scettici inizialmente erano proprio i responsabili dei contenuti delle principali compagnie telefoniche: come sarà possibile godere di video porno su schermi così piccoli? Si riuscirà mai ad averne un'ampia diffusione se il cellulare è la tecnologia che più si usa in mezzo agli altri mentre il porno è ciò che più richiede intimità? Una ricerca americana condotta dalle università Columbia e Carnegie Mellon ha evidenziato che l'interesse del porno fruibile sul proprio mobile riguarda circa il 20% dei soggetti intervistati, mentre la richiesta di news relative a cultura, eventi, cibo e film non supera complessivamente il 2%. In questo caso, non parliamo solo di videoclip, ma di vere e proprie chat, e persino della possibilità di una connessione privilegiata tra Mr. Smith e la sua Sally, disponibile 24 ore su 24. Anche l'ipod, così politically correct, ha cominciato un anno fa a consentire il download di video clip del gruppo porno-punk “Suicide Girls” (di cui è possibile anche scaricare una versione solo audio in cui Miss Missy parla di amore e sesso ogni domenica a mezzanotte).

Non sarà difficile per le compagnie di telefonia mobile individuare i potenziali acquirenti dei nuovi servizi a luci rosse che si possono avere sul proprio cellulare. Per la registrazione di un portatile è necessario fornire molte informazioni anagrafiche e molte altre di natura personale per cui state in campana: se siete single, dai 30 ai 45 anni, con una qualità della vita medio-alta e residente in città dall'alto tasso di solitudine, un sms da Hot Kitty potrebbe arrivarvi da un momento all'altro.

* la ricerca è disponibile sul sito www.dipendenze.com