Moneta complementare vs. moneta alternativa
di signoraggio.info - 25/11/2005
Fonte: signoraggio.info
In questo articolo parleremo delle monete complementari ed alternative considerando il caso (più tipico nei sistemi monetari odierni) in cui siano implementate in un'area dove già esiste una moneta legalmente riconosciuta. Considereremo, inoltre, come monete legalmente riconosciute quelle del tipo esistente oggigiorno ossia dei Certificati monetari (monete prive quindi della funzione di misura del valore). Ora, in tal caso quale di queste due monete (complementare ed alternativa) può essere una vera Moneta e quale invece un Certificato monetario?
La vera Moneta, come da noi definita, è per definizione legalmente riconosciuta. Quindi, dal punto di vista legale, può essere vera Moneta solo una moneta complementare e non una moneta alternativa: quest'ultima, infatti, escludendo per definizione l'utilizzo di altre monete nello stesso territorio, è sempre un Certificato monetario oggigiorno.
Tuttavia una moneta complementare seppur legalmente riconosciuta e con le caratteristiche di una vera Moneta non è compatibile dal punto di vista teorico con un Certificato monetario quale è la moneta legale odierna (vedi Compatibilità tra Moneta e Certificato monetario), ma dal punto di vista pratico si può certamente implementare con tutti i vantaggi che ne derivano in termini di disponibilità di mezzo di scambio, di velocità di circolazione dello stesso e quindi di incentivo dell'attività produttiva di beni e servizi sottostanti.
E' necessario notare, comunque, che dal punto di vista pratico non è necessaria la legalità della moneta complementare o della moneta alternativa per renderla utile e vantaggiosa, nel momento in cui l'accordo non legale è rispettato dalle parti coinvolte. Di certo, sempre dal punto di vista pratico, risulta più compatibile con la realtà legale vigente la moneta complementare rispetto alla moneta alternativa: per definizione infatti essa non si pone in alternativa alla moneta legale stessa e quindi non dovrebbero porsi problemi di incompatibilità a livello legale.
Quali sono le caratteristiche che deve avere una moneta complementare, nell'ipotesi in cui non sia legalmente riconosciuta dalla comunità emittente la moneta legale, per essere non competitiva nella pratica con la moneta a corso legale stessa? Essa, per far ciò, non deve ostacolare le due funzioni tipiche svolte dalla moneta odierna: quella di mezzo di scambio e quella di riserva di valore.
In primo luogo, tale moneta complementare deve quindi poter essere usata contemporaneamente alla moneta legale nei pagamenti, ossia deve avere un rapporto di cambio determinato con la moneta legale (possibilità cioè di pagamenti misti in valute diverse), pur non essendo legalmente convertibile con essa. Ciò al fine di non competere nella funzione di mezzo di scambio. In secondo luogo, essa non deve poter essere accumulata, a differenza della moneta legale odierna, al fine di non competere nella funzione di riserva di valore. La complementarità di una moneta, in altre parole, per essere effettivamente tale (e cioè non competitiva con la moneta a corso legale) deve essere priva della funzione di riserva di valore e fungere quindi solo ed esclusivamente come mezzo di scambio.
Una moneta alternativa, invece, è per definizione competitiva con la moneta legale vigente. Essa può nella pratica essere utilizzata a scapito però della legge vigente, ed a differenza della moneta complementare che integra la legge anziché esserle contraria. Essa per definizione non è utilizzata contemporaneamente alla moneta legale vigente nei pagamenti, e può o meno essere convertibile con essa: la moneta alternativa è quindi un mezzo di scambio competitivo rispetto alla moneta legale. Inoltre, essendo alternativa, per definizione può svolgere anch'essa la funzione di riserva di valore al pari della moneta legale odierna.
La moneta complementare, in ultima analisi, anche quando non legalmente riconosciuta, svolge una funzione di supporto alla moneta legale favorendo l'incontro tra offerta e domanda di beni e servizi non coperti dalla moneta legale. Il suo utilizzo, seppur teoricamente non sostenibile nel caso sia una vera Moneta (date le monete legali odierne che sono dei Certificati monetari), diventa nella pratica fonte di benessere per la collettività. Ed è eticamente sensato il dare priorità alle necessità pratiche rispetto alla coerenza teorica, ed implementare quindi monete complementari quando necessarie a soddisfare bisogni insoddisfatti ed utilizzare risorse inutilizzate.
La moneta alternativa, invece, legale o meno, non sempre è nella pratica fonte di benessere per la collettività. La sua presenza, infatti, essendo d'ostacolo all'utilizzo della moneta legale vigente, potrebbe creare frizioni tra le due valute e rallentare la velocità di circolazione del mezzo di scambio, e quindi ostacolare anche l'attività produttiva di beni e servizi sottostanti.
La moneta complementare può anche essere implementata come moneta immaginaria, ossia come moneta la cui unica funzione è quella di misura del valore (vedi Moneta immaginaria). Ciò non può accadere per una moneta alternativa, la quale per definizione si pone in competizione con la moneta legale: ciò significa che, essendo le monete legali odierne dei Certificati monetari, essa può svolgere solo le funzioni di mezzo di scambio e di riserva di valore. E tale fatto spiega, dal punto di vista della funzione monetaria, il perché solo la moneta complementare possa essere una vera Moneta (come già visto sopra considerando il punto di vista legale).
D'altra parte, per essere anche teoricamente compatibile con le monete legali odierne (Certificati monetari), anche la moneta complementare deve essere un Certificato monetario. Ed anche quindi quel Certificato monetario particolare che, sotto determinate ipotesi, è anche una vera Moneta: la moneta immaginaria.
Una moneta complementare che sia moneta immaginaria, quindi, è l'unico tipo di moneta che permette non solo una compatibilità pratica ma anche una compatibilità teorica con le monete legali odierne (Certificati monetari), pur essendo sotto particolari ipotesi una vera Moneta (vedi Moneta immaginaria).