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Un fiume di benzene

di lanuovaecologia.it - 25/11/2005

Fonte: lanuovaecologia.it

CINA: Nuova esplosione in una fabbrica chimica 
 
Emergenza a Khabarovsk Le autorità russe di Khabarovsk rinviano lo stato di emergenza, che scatterà solo quando i veleni raggiungeranno i confini. Ma restano inascoltati dalla popolazione gli appelli a non farsi prendere dal panico / 100 TONNELLATE DI TERRORE
 
 
 
A causa di un nuovo incidente in una fabbrica chimica migliaia di persone sono state evacuate nella zona di Dianjiang, nella Cina sud-occidentale. Lo ha scritto oggi la stampa cinese. L'incidente è avvenuto ieri mattina nello stabilimento di Yingte a Diangjiang, nei pressi della città di Chongqing, dove l'esplosione avrebbe ucciso una persona e provocato una nuova fuoriuscita di benzene, di entità ignota, in un piccolo affluente del Songhua.

Intanto nella regione di Khabarovsk lo stato di emergenza, che due giorni fa era stato decretato a partire da oggi, scatterà soltanto quando il benzene finito in enorme quantità nel fiume Songhua dopo un devastante incidente in una fabbrica chimica cinese raggiungerà il confine con la Russia. Il rinvio è stato annunciato stamattina da Ivan Sych, che in quella regione dell'estremo oriente russo è a capo del dipartimento per le situazioni di emergenza e la difesa civile. Da parte sua il sindaco della città, Alekandr Sokolov, ha lanciato un appello alla popolazione perché cessi il panico, a suo giudizio ingiustificato.

I 600.000 abitanti di Khabarovsk hanno continuato però imperterriti a fare incetta di acqua in bottiglia, ormai quasi impossibile da trovare nei negozi: per gli approvvigionamenti idrici dipendono infatti in larghissima misura dall'Amur, il fiume dove si getta il Sunghari. Secondo le ultime notizie fornite a Khabarovsk dal locale consolato cinese, le acque del Sunghari inquinate da 100 tonnellate di benzene formano una superficie lunga 80 chilometri e contengono una quantità di sostanze inquinanti fino a 30 volte superiori al massimo consentito.

Il benzene dovrebbe entrare in Russia il 27 o il 28 novembre e per Khabarovsk il pericolo dovrebbe materializzarsi tra l'1 e il 3 dicembre, come prevedono gli esperti russi che seguono l'evoluzione della situazione con l'aiuto dei satelliti. Le autorità dell'estremo oriente russo hanno chiesto alla gente di evitare viaggi nella città cinese di Harbin, dove è stata sospesa l'erogazione di acqua potabile in seguito all'arrivo del benzene e «sono possibili un deterioramento della situazione sanitario-epidemiologica e un aumento delle malattie infettive».