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Il centro(sinistra...) non tassa le rendite finanziarie. Ma tanto con Berlusconi era peggio...

di Uriel - 31/03/2007

Fonte: wolfstep

 

Capire l'importanza che i media stanno dando ai Dico e' di una semplicita' estrema: al programma di CENTROsinistra non rimane nulla, o quasi. L'ultimo pezzo e' appena morto.

Si tratta del decreto "contro le rendite", che nelle intenzioni doveva colpire le rendite, facendo fluire i flussi finanziari nelle casse delle aziende che desiderano investire.


Troppe volte si era notato come , avendo 100.000 euri , investirli per l'azienda ne rende spesso il 5-6% annuo, mentre una speculazione finanziaria ne potrebbe ottenere di piu'. Facendo un paragone semplice, l'investimento in un fondo assicurativo della stessa cifra , nell'arco di 10 anni, avrebbe reso quasi il triplo rispetto all'investimento nell'azienda.

Chi possiede un'azienda artigianale, insomma, e ci voglia investire che so io 10.000 euri l'anno guadagna MOLTO di piu' a versarli su un programma di risparmio assicurativo.

E' vero che dopo 10 anni l'azienda potrebbe essere fuori mercato, ma il mucchietto raggiunto in banca permette di chiuderla e ricominciare daccapo.

Questo sbilanciamento ovviamente colpisce l'economia, e lo fa in maniera strutturale. Una delle promesse del programma di centrosinistra  era di tassare tali guadagni, in modo da indurre la massa finanziaria a spostarsi verso la produzione.

E i motivi non mancano: il governo cinese sta per parificare la pressione fiscale delle aziende straniere con quelle locali, le aziende straniere passeranno dal 10% al 33%, con un incremento secco del 23%.

Le aziende con margini di contribuzione piu' bassi, o vicini al 23% piu' spese di trasporto, perderanno interesse nella Cina, o decideranno di usare la produzione cinese per il mercato cinese.

Sta per tornare in occidente una grossa quantita' di manufatturiero , e nel tornare cerchera' prima di tutto soldi;  se questa richiesta  dovesse rimanere senza risposta le aziende cercherebbero compromessi, o altri paesi sottosviluppati.

Tra l'altro questo fenomeno e' gia' iniziato; non e' solo la Germania a trainare l'economia europea ed occidentale, si tratta del fatto che il governo Cinese (seguito da India e paesi limitrofi) ha deciso di alzare del 20% annuo gli stipendi, e questo ha gia' iniziato il rientro del settore manufatturiero.

Ma c'era da dividere una torta: il governo Prodi ha ignorato una legge della politica elementar; piu' dici di avere la cassa piena, piu' questuanti avrai alla porta, piu' fette della torta gli alleati chiederanno di avere.

Risultato: il provvedimento "contro le rendite" viene decimato della sua compoente piu' importante, cioe' dell'aliquota del 20% sulle rendite finanziarie.

Si e' scelto di dividere la torta dandola ai ladri ; si e' deciso di premiare le formiche dando le provviste per l'inverno alle cicale.

Siamo gia' molto vicini alla situazione nella quale persino ad un imprenditore italiano conviene aprire un'azienda in ... GERMANIA! Tutti gli stati europei sono piu' vantaggiosi dell'italia per investirci, e il governo che si trova in tasca due lire , per prima cosa, lascia i vampiri sulla spalla del paese, a succhiare sangue.

E' come se una persona rinunciasse a togliere le zecche al cane dicendo che "tanto e' ingrassato, di sangue ne ha di piu'".

Come dire: le zecche votano, e tra poco ci sono le elezioni.

Ma ovviamente, si continuera' a giustificare il tutto con la solita litania: se c'era Berlusconi era peggio.

Eh, si'.