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Intervista all' ex ambasciatore dei talebani: europei, sganciatevi dagli USA

di Paolo De Gregorio/Barbara Schiavulli* - 02/04/2007


“L’Europa dovrebbe sganciarsi dall’influenza americana e aiutarci veramente. Dovrebbe essere neutrale e capire che non si può vincere sui talebani, ma si può negoziare con loro. Gli americani non vogliono farlo, sono prepotenti. Credo che gli europei siano più saggi e non si lascino scappare l’opportunità di correggere gli errori invece di farne altri. Qui c’è bisogno di buone relazioni: più affari e meno armi.”
La mia fissazione,nel vedere un grande ruolo internazionale in una politica europea sganciata dall’asse Usa-Inghilterra-Israele,trova riscontro in questo personaggio, sicuramente non minore, che mostra raffinatezza e realismo nel giudicare l’attuale situazione in Afghanistan.
Questo ruolo sarebbe svolto con buoni risultati dall’Europa, non già perché siamo migliori e più caritatevoli, ma perché gli interessi economici e geopolitici europei si possono sviluppare solo in condizioni di PACE, in alternativa all’ottuso e brutale uso della forza militare di quell’asse di cui parlavo di tradizione colonialista e imperialista.
La Storia pesa enormemente sullo scenario mediorientale e asiatico, e le radici dell’odio,che hanno portato alla vendetta dell’ 11settembre 2001, sono radici poste
secoli fa da feroci dominazioni anglofone, fino alla moderna guerra per procura fatta fare dagli Usa a Saddam Hussein, contro l’Iran della rivoluzione komeinista, alle sproporzionate forniture di armi americane a Israele e al sostegno politico della brutalità terrorista contro i palestinesi.
Inevitabilmente l’odio antioccidentale investirà anche l’Europa che in parte si rende complice di questa politica, per una partita che non solo non può essere vinta sul terreno militare, ma è doppiamente stupida perché è contro i nostri interessi di importatori di energia che, senza l’ingerenza americana, potremmo pagare in Euro, e contro i nostri interessi di esportatori, che sono già notevoli e potrebbero crescere esponenzialmente in una situazione di pace.
E’ una politica castrante e autolesionista che deve essere sostituita con una iniziativa dei paesi europeisti (Germania, Francia, Spagna, Italia), di cui parlano già la Merkel e Prodi, per una difesa europea integrata e decisioni di politica estera prese in comune.
Il ruolo doppiogiochista del Regno Unito deve essere denunciato, e lo si deve emarginare da qualunque decisione perché non accetta il principio di una Costituzione unica, di decisioni prese a maggioranza, e tra l’altro non ha accettato nemmeno l’Euro. Per di più, visto i suoi immondi trascorsi colonialisti, la Gran Bretagna toglierebbe credibilità ad una Europa che vuole costruire la PACE in Medio Oriente e in Afghanistan.
Una politica che prevedesse il ritiro di Usa e Inghilterra, con tutte le loro basi, dall’area mediorientale, avrebbe il plauso di Russia, Cina e India che sono i naturali destinatari di oleodotti e gasdotti per dare energia alle emergenti economie di quei paesi, e si potranno realizzare solo in un clima pacificato.
Gli Usa e i loro complici vogliono fermare questo inevitabile processo storico, che è un percorso di libero mercato e di integrazione economica, e mostrano tutta la loro ottusa stupidità, non essendo riusciti in 20 anni, nemmeno in un paese di poveri contadini come il Vietnam a imporre il loro volere. Figurati contro un miliardo e mezzo di islamici!

*Intervista di Barbara Schiavulli a Zaeef, ex ambasciatore dei talebani (Espresso 5 aprile 2007) a cura di Paolo De Gregorio – 01-04-07